Un assistente intelligente per i professionisti: come funziona Tiresia
Tiresia nasce dall’intuizione dell’avvocato Sebastiano Stufano e dell’ingegnere Alessandro Pascone, co-fondatori di 2 Legal Tech s.r.l. , startup innovativa specializzata nello sviluppo di soluzioni tecnologiche avanzate per il settore legale e tributario.
«Io mi sono occupato della parte contenutistica e dell’addestramento del modello – spiega Stufano, mentre il team guidato da Pascone ne ha curato lo sviluppo tecnologico, implementando algoritmi di intelligenza artificiale all’avanguardia».
Nell’arco di un anno è stato messo a punto l’innovativo software che si distingue per la capacità di combinare velocità e accuratezza. Utilizzando una tecnologia avanzata di reti neurali, la piattaforma fornisce pareri legali e risposte a quesiti complessi in tempi brevissimi, da 30 a 60 secondi.
«Tiresia non si limita a fornire informazioni – racconta Stufano – ma analizza documenti, individua normative rilevanti e formula pareri completi, permettendo al professionista di concentrarsi sugli aspetti strategici del caso».
Attraverso una chat interattiva, accessibile da qualsiasi dispositivo connesso a internet, gli utenti possono porre domande e ricevere risposte dettagliate e articolate. Ogni parere è suddiviso in sezioni: un inquadramento normativo, l’analisi della giurisprudenza pertinente e la sintesi dei documenti amministrativi rilevanti.
Un modello flessibile basato su crediti
Tiresia adotta un sistema di utilizzo a consumo, basato su crediti virtuali denominati Tcoin.
«Non abbiamo voluto creare una barriera d’ingresso con abbonamenti – sottolinea Stufano – chiunque può registrarsi, acquistare crediti e utilizzare la piattaforma in base alle proprie esigenze».
Oltre a ricevere risposte dettagliate, gli utenti possono archiviare i pareri e i relativi documenti, esportarli in formato PDF o conservarli in un archivio personale integrato nella piattaforma.
Guarda l’intervista:
Una trasformazione in atto
Prima del lancio ufficiale, avvenuto lo scorso 18 ottobre, Tiresia è stata testata da un gruppo di professionisti indipendenti ottenendo feedback molto positivi che hanno confermato come il software rappresenti un valido supporto per affrontare le crescenti complessità del panorama normativo e tributario.
Guardando al futuro, Tiresia punta a evolvere ulteriormente. Tra gli obiettivi c’è l’addestramento avanzato per consentire alla piattaforma di scrivere atti giuridici, come ricorsi e memorie difensive, rendendola ancora più interattiva e completa.
«Non è solo una questione di tecnologia – riflette Stufano – ma di ridefinire il modo in cui i professionisti del settore lavorano. Tiresia è un alleato che aiuta a ottimizzare tempi e risorse, migliorando significativamente l’efficienza».
Il valore aggiunto dell’intelligenza artificiale
Nel settore legale e tributario, spesso caratterizzato da un approccio conservativo, l’introduzione di strumenti come Tiresia segna un cambiamento significativo. Con una stima di miglioramento dell’efficienza lavorativa del 30%, la piattaforma dimostra che l’intelligenza artificiale può diventare una risorsa strategica per i professionisti, garantendo risposte rapide e di qualità.
Ma le potenzialità del tool non finiscono qui.
«Tiresia è utile non solo ai professionisti ma anche alle aziende per migliorare la gestione del rischio fiscale ed essere in linea con la normativa in un sistema che, così come riformato, attribuisce un elevato valore alla compliance delle imprese – sottolinea Stufano – inoltre può rivelarsi preziosa anche per l’Agenzia delle Entrate, chiamata a un poderoso lavoro consultivo: grazie al suo utilizzo, molte risorse umane attualmente impegnate in interpelli e consulenze potrebbero essere destinate a compiti più proficui e strategici».
Una trasversalità quindi, che potrebbe offrire vantaggi competitivi anche ad aziende e istituzioni. Tiresia infatti, non sostituisce il professionista, ma lo supporta, agevolando il lavoro quotidiano in modo concreto e tangibile.
«Chi utilizza questi strumenti oggi sarà un passo avanti domani» conclude Stufano.