I cambiamenti climatici portano in grembo due tipologie di rischi per il sistema economico e finanziario nel suo complesso: il “rischio fisico” e il “rischio di transizione”
A fine 2019 il portafoglio azionario di Banca d’Italia era caratterizzato da emissioni carboniche inferiori del 30% rispetto all’anno precedente
Visco: “Con la Carta degli investimenti sostenibili comunicheremo le linee di azione che continueranno a dare concretezza all’impegno per la sostenibilità”
Il portafoglio “verde” di Banca d’Italia
Banca d’Italia, dal proprio canto, negli ultimi anni ha esteso le analisi e le azioni indirizzate a misurare e gestire i rischi secondo criteri sostenibili. Nel dettaglio, dal 2019 ha puntato a integrare tali criteri nella propria politica d’investimento, inizialmente applicata al comparto azionario con un focus sul mercato italiano ed europeo e poi estesa nel 2020 anche a Stati Uniti e Giappone, oltre alla gestione delle obbligazioni societarie e all’acquisto di obbligazioni verdi di agenzie sovranazionali. Per non dimenticare che l’istituto diffonde periodicamente una relazione sui risultati raggiunti. Sulla base di queste azioni, i dati di chiusura del 2019 rivelano come il portafoglio azionario di Bankitalia fosse caratterizzato da emissioni carboniche inferiori del 18% rispetto all’indice del mercato azionario di riferimento per la gestione e del 30% rispetto all’anno precedente. Inoltre, i consumi di energia e acqua erano in calo rispettivamente del 12 e del 43% rispetto allo stesso indice e del 34 e del 16% rispetto al 2018. Contrazioni rilevanti, pari ai consumi annui di energia di circa 140mila abitazioni e agli usi idrici di oltre 123mila famiglie. Per non parlare poi della riduzione delle emissioni di gas serra, pari alle emissioni annue di 185mila famiglie. Di conseguenza, alla fine dello scorso anno, tale portafoglio riportava un’intensità di emissioni carboniche inferiore del 13% sull’indice di riferimento.
“Tra il 2010 e il 2019 le emissioni di anidride carbonica dell’istituto sono state ridotte di circa il 60%; nel 2020 stimiamo siano calate di quasi il 30 rispetto all’anno precedente, soprattutto per la diminuzione dei viaggi di lavoro, degli spostamenti casa-lavoro e dei consumi di carta. Lo scorso anno abbiamo esteso agli investimenti in mercati azionari extraeuropei e alla gestione delle obbligazioni societarie l’applicazione dei criteri di sostenibilità già adottati per il comparto azionario italiano e dell’area dell’euro; sono stati avviati anche acquisti di green bond di agenzie sovranazionali”, spiega Visco. Non mancando di ricordare la pubblicazione, ormai prossima, della Carta degli investimenti sostenibili (tramite la quale Banca d’Italia definisce la propria visione della finanza sostenibile, ndr). Con essa, conclude, “comunicheremo i principi cui si ispirano la gestione degli investimenti finanziari e le linee di azione che continueranno a dare concretezza all’impegno per la sostenibilità”.