Per fruire dei benefici della definizione agevolata, anche conosciuta come Rottamazione-quater, c’è tempo fino al 28 febbraio 2024
La definizione agevolata permette di estinguere, a certe condizioni, i debiti con il fisco senza corrispondere interessi e di sanzioni, versando le somme dovute a titolo di capitale e quelle maturate a titolo di rimborso delle spese per le procedure esecutive e di notificazione della cartella di pagamento
Le ultime sulla rottamazione-quater
Potrebbe aprirsi uno spiraglio per i contribuenti che non hanno rispettato le scadenze previste dalla rottamazione-quater. Sarebbe, infatti, allo studio del governo, come anticipato dal Sole24ore, un emendamento al decreto Milleproroghe al fine di consentire di aderire alla sanatoria anche a coloro che, pur avendo presentato la relativa domanda, non hanno adempiuto i versamenti.
La prossima scadenza
Come mette in chiaro l’Agenzia delle entrate-Riscossione, per fruire dei benefici della definizione agevolata, anche conosciuta come Rottamazione-quater, c’è tempo fino al 28 febbraio 2024. Il penultimo giorno del mese di febbraio, infatti, coincide con il termine ultimo per effettuare il versamento della terza rata.
Tuttavia, vi è un margine di tolleranza per chi effettua il pagamento in leggero ritardo rispetto al 28 febbraio: il pagamento, è considerato tempestivo se effettuato entro 5 giorni dalla scadenza, dunque entro e non oltre lunedì 4 marzo 2024.
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Cosa consente di fare la rottamazione-quater
La definizione agevolata si applica ai carichi:
- di importo superiore ai mille euro
- affidati all’Agente della riscossione dal primo gennaio 2000 al 30 giugno 2022
Attraverso la rottamazione quater è data al contribuente la possibilità di estinguere determinati debiti con il fisco mediante il pagamento solo della somma captale, esclusi quindi interessi e sanzioni, anche accessorie.
Cosa accade in caso di mancato pagamento della rata?
Come specifica l’Agenzia, in caso di mancato pagamento o nell’ipotesi di pagamento tardivo (ovverosia effettuato oltre il termine di tolleranza), come pure nel caso di pagamento parziale, il contribuente andrà incontro alla perdita dei benefici previsti dalla misura agevolativa.
In questo senso, i versamenti fino a quel momento versati verranno considerati come acconto rispetto all’intera somma dovuta.
Su quali debiti si applica la definizione agevolata?
È possibile applicare il beneficio della rottamazione quater sui carichi affidati all’Agente della riscossione nel periodo ricompreso tra il 1° gennaio 2000 e il 30 giugno 2022.
Rientrano nel novero dei carichi definibili anche quelli:
- che riferiscono a cartelle non ancora notificate
- che sono sottoposti a provvedimenti di rateizzazione o di sospensione
- su cui è stata già fatta valere una precedente misura agevolativa
- su cui è stata già fatta valere una precedente misura agevolativa tuttavia decaduta per mancato versamento o insufficiente-tardivo versamento di una rata
- che, a certe condizioni, sono affidati dalle casse/enti previdenziali.
Quali sono i carichi esclusi?
Evidentemente risultano esclusi i carichi che non ricadono nel lasso temporale prima indicato (1 gennaio 2000 e 30 gennaio 2022). Inoltre, risultano, tra gli altri, esclusi:
- i carichi relativi a somme dovute a titolo di recupero degli aiuti di Stato
- i crediti derivanti da pronunce di condanna della Corte dei conti
- le multe, ammende e sanzioni pecuniarie dovute a seguito di provvedimenti e sentenze penali di condanna.
Quando è completata la definizione?
La definizione agevolata si perfeziona solo all’esito dell’integrale pagamento delle somme dovute.