Di Alessandro Bergonzi, Financial Markets content specialist Investing.com Italia
In un’ottima annata per Piazza Affari, con il Ftse Mib che ha guadagnato il 12% salendo oltre i 34.000 punti, ben 3 reti di consulenza su 4 sono riuscite a battere listino principale, registrando rialzi anche superiori al 30% nel 2024.
Banca Mediolanum regina del 2024
La performance migliore è stata quella di Banca Mediolanum che nell’anno appena concluso ha visto aumentare il valore delle proprie azioni del 34,64%, con un market cap in crescita di oltre 2 miliardi di euro. Grazie al +0,70% registrato nell’ultima seduta del 2024, l’istituto guidato dall’ad Massimo Doris ha superato al fotofinish Banca Generali che si piazza seconda con un +33,35% nell’arco dell’ultimo anno. Ma ridono anche gli azionisti di Finecobank che hanno visto la quotazione del titolo salire del 23,59% negli ultimi 12 mesi. Più debole, invece, la prestazione di Azimut che nonostante un 2024 ricco di novità, tra riorganizzazioni ed M&A, si è fermata a un +1,48%.
Banca Mediolanum
Il rally di Natale (+5,22% a dicembre) ha rappresentato la ciliegina sulla torta, in un’annata d’oro per Banca Mediolanum. La società con sede a Basiglio ha visto crescere la propria capitalizzazione di mercato da 6,4 a 8,5 miliardi di euro.
Per quanto riguarda il 2025, gli analisti sono convinti che le azioni di Banca Mediolanum possano crescere ancora. 12 broker esprimono un rating Buy sul titolo, fissando in media il target price a 12,9 euro per azione, il 12,27% in più rispetto al prezzo di fine 2024 (11,49 euro).
Banca Generali
La retrocessione dal Ftse Mib non ha pesato sulla performance 2024 di Banca Generali. Al contrario, la rete del Leone di Trieste ha messo le ali, passando da 3,8 a 5,1 miliardi di market cap in 12 mesi.
Basterà perfezionare l’acquisizione di Intermonte, definita un “game changer” dall’ad Gian Maria Mossaper, per ripetere un’annata d’oro? Al momento, gli analisti ritengono che il titolo sia valutato equamente, con 1 rating buy, 8 hold, e 0 sell.
Il target price per il 2025 è fissato a 43,49 euro, il 3,06% in meno rispetto ai 44,86 euro di fine 2024.
Finecobank
Un 2024 con il vento in poppa ha permesso alle azioni di Fineco di tornare a scambiare sopra i 17 euro, non distanti dai massimi storici (17,51) toccati nel 2021, per poi chiudere l’anno a 16,79 euro con un market cap di 10,26 miliardi (quasi 2 miliardi in più in un anno). Per il 2025, gli analisti consigliano di comprare o tenere il titolo (10 rating buy e 4 hold), tuttavia il percorso potrebbe rivelarsi più accidentato rispetto al 2024, con il target price medio fissato a 16,84 euro, +0,38% rispetto alla chiusura di dicembre.
Azimut
Un 2024 brillante per la raccolta, con l’obiettivo iniziale superato già nel primo semestre, non è bastato ad Azimut per splendere anche in Borsa. Dopo lo spinoff della rete e l’investimento in Australia, cosa si inventeranno il presidente Giuliani e l’ad Martini nel 2025 per rafforzare il valore delle azioni?
Al momento gli analisti puntano sul titolo per i prossimi 12 mesi, con 3 rating buy e 10 hold, il target price medio è fissato a 26,36 euro per azione, il 9,88% in più rispetto ai 23,99 euro registrati in chiusura il 30 dicembre 2024.
Fineco prima per market cap, Mediolanum è cresciuta più di tutte
Infine, per quanto riguarda la classifica per market cap, a fine 2024 Finecobank si conferma la rete più capitalizzata in Borsa con un valore di 10,257 miliardi di euro (+1,963 miliardi anno su anno). Al secondo posto, Banca Mediolanum segna la miglior performance per crescita di capitalizzazione (+2,112 miliardi), raggiungendo quota 8,472 miliardi di euro. Aumenta anche il valore di Banca Generali che con 5,111 miliardi (+1,278 miliardi) rimane sopra Azimut ferma a 3,397 miliardi di market al 31 dicembre 2024 (+126 milioni di euro in un anno).
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