Nel complesso mondo di oggi, private banking non può più significare solo consulenza sui patrimoni finanziari dei clienti: serve uno sguardo a 360 gradi su tutto il patrimonio, che sia artistico, immobiliare o, come nel caso dei molti imprenditori, aziendale. Affiancare il cliente imprenditore nelle sfide cruciali affrontate dalla sua società e nella valorizzazione del suo patrimonio d’impresa è ormai da molti anni uno dei pilastri della strategia di Banca Generali. La private bank del Leone ha intrapreso un percorso per andare oltre la protezione patrimoniale, accompagnando l’imprenditore nel trovare risposta alle sfide d’impresa, costruendo un sistema aperto di advisory che mette in contatto le famiglie imprenditoriali e le loro aziende con i migliori fornitori di servizi e soluzioni.
Con Intermonte, Banca Generali sempre più vicina alle imprese
Un percorso che sta facendo ora un grande passo in avanti con l’opa annunciata a settembre da Banca Generali su Intermonte Partners Sim. “Per la prima volta un operatore di wealth management acquisisce competenze di investment banking, per abbracciare nel rapporto con gli imprenditori un approccio più strutturale e olistico, che vada di pari passo con la relazione di fiducia instaurata dai banker con i clienti lungo tutte le fasi della vita”, dice Andrea Ragaini, vice-direttore generale di Banca Generali.
Acquisendo Intermonte, boutique specializzata nell’investment banking e nel corporate advisory, la private bank guidata dall’ad Gian Maria Mossa punta a coprire a 360 gradi tutta la catena del valore e le esigenze dell’imprenditore e dell’impresa. Intermonte vanta oltre 30 anni di esperienza riconosciuta a tutti i livelli e un solido track record di pmi accompagnate nel percorso verso i mercati dei capitali e la Borsa.
“Un ampliamento della gamma di servizi a disposizione dei banker per servire meglio la clientela, imprese e imprenditori. Per affiancarli nella ricerca di soluzioni alle sfide d’impresa, nella ricerca di competitività e nel percorso verso il mercato dei capitali. Le imprese italiane stanno attraversando una fase importantissima per crescere e internazionalizzarsi, e rafforzare il capitale è sempre più spesso una necessità”, aggiunge il manager.
“La complementarità tra il modello di business di Banca Generali e quello di Intermonte ci consentirà di rafforzare e ampliare in modo significativo l’offerta verso imprenditori e imprese. Con le competenze di Intermonte ampliamo i servizi, rafforzando una relazione che negli ultimi due anni ci ha portato ad accompagnare oltre 600 aziende in un percorso di valorizzazione del patrimonio d’impresa”, aggiunge Ragaini.
I dettagli dell’offerta
L’offerta, annunciata il 16 settembre a un prezzo di 3,04 euro per azione, comprensivi di un premio del 24% sulla media del titolo nei 3 mesi precedenti, ha una natura volontaria e amichevole ed è finalizzata al delisting di Intermonte e all’integrazione della boutique nel gruppo bancario. La private bank del Leone si è già assicurata l’impegno, da parte dei soci storici di Intermonte (pari a una percentuale complessiva di circa il 69% del capitale), ad aderire all’offerta.
Al termine dell’operazione, la boutique di investment banking milanese continuerà a operare in modo indipendente, ma rafforzata dall’appartenenza a un gruppo bancario che può contare su più di 2.300 banker sul territorio, oltre 100 miliardi di masse in gestione e circa 2 mila clienti imprenditori, oltre alla forza del brand del Leone e di una società di wealth management attiva sul mercato da 25 anni.
Le sinergie di Intermonte con Banca Generali passeranno anche dalla valorizzazione delle competenze nel brokerage della sala di negoziazione, in particolare sulla componente equity ed Etf, creando valore aggiunto nell’attività relativa al risparmio amministrato, a vantaggio dei clienti e delle loro famiglie. Non solo, per la banca del Leone l’expertise del desk derivati di Intermonte è un’occasione arricchire l’offerta con consulenza e intermediazione di prodotti strutturati anche sul mercato secondario. La probabile acquisizione di Intermonte apre, per Banca Generali, le porte al nuovo piano strategico triennale che sarà presentato la prossima primavera al mercato, con nuovi segmenti di mercato e linee di business aggiuntive.