Tra gli orologi, per così dire regali, non solo per aspirazione ma soprattutto per merito, non si può non citare il Rolex Day-Date, colui che nel tempo è passato alla storia come l’orologio dei Presidenti. Da John Fitzerald Kennedy fino ad arrivare fino a Donald Trump, sono stati molti infatti i presidenti degli Stati Uniti al cui polso è stato visto il Day Date. Ecco la storia dell’orologio che ha incoronato Rolex monarca del regno degli orologi di alta gamma ed è divenuto uno dei segnatempo più ricercati di sempre.
Giorno e data sul quadrante
La prima referenza del Day-Date, la 6511, fu lanciata per la prima volta nel 1956 alla fiera di Basilea. Si trattava di un orologio ingombrante a causa della complessità del movimento, ma che già allora apportava due innovazioni notevoli nel mondo degli orologi: è stato infatti il primo orologio a mostrare la data, ad ore 3, e il giorno della settimana per esteso, alle ore 12. Nel giro di appena dodici mesi tuttavia fu sostituito dal 6611, referenza essenzialmente identica a livello di estetico a quella precedente, ma i cui meccanismi interni erano stati migliorati per garantire che la precisione non andasse persa a causa dell’energia necessaria per cambiare la data e il giorno contemporaneamente a mezzanotte. Il Day-Date 6611 fu il primo Rolex a fregiarsi dell’ormai leggendaria dicitura: “Superlative Chronometer Officially Certified”.
In tutte le lingue del mondo
Oltre alla precisione, a rendere inconfondibile il Day Date era la presenza sul quadrante del giorno della settimana. In un catalogo Rolex del 1963 si legge che il calendario esisteva in undici lingue, in un opuscolo Rolex del 1979 in 24, mentre nel 1985 in 25 differenti lingue. Oggi la Rolex presenta il calendario in ben 26 lingue. Quanto invece all’estetica, il Day Date è stato spesso impreziosito da pietre preziose e reso disponibile in una gamma di metalli preziosi, rendendolo uno degli orologi di punta di Rolex e l’epitome dei suoi valori: precisione svizzera ed estetica. Negli anni si sono succedute molte referenze. Dall’Oysterquartz Day-Date del 1977, fino ad arrivare al Day-Date 40 del 2015, passando per il Day Date II del 2008, per citare alcune delle referenze più iconiche.
Il Rolex President
L’origine del nome President è piuttosto controversa. Alcuni sostengono che il nome è da attribuirsi al bracciale con il quale, nel 1956, fu presentato, per l’appunto il President: un bracciale a tre maglie arrotondate e realizzato solo in 18 carati e in platino. Altri riconducono il soprannome al fatto che diversi presidenti degli Stati Uniti lo indossarono. Eisenhower e Kennedy furono i primi a portare al polso un Oyster Perpetual Day-Date. Al primo fu dato in regalo negli anni ’50 dalla stessa Rolex, al secondo da Marylin Monroe per i suoi 45 anni con l’incisione “Jack, con amore come sempre Marilyn”. Sta di certo che la stessa Rolex fin da subito elevò il Day-Date a un orologio destinato ad essere indossato da personalità di spicco. Nel 1956 in una campagna pubblicitaria la Maison ginevrine affermava: “Gli uomini che guidano il destino del mondo indossano orologi Rolex“. E fu davvero così. Negli anni ’70 fu realizzata la mitica ref.1831, una tra le referenze più rare e considerata un vero miraggio per i collezionisti. Ribattezzata “L’imperatore” fu realizzata in solo 9 esemplari tutti in platino su ordine speciale dello Scià d’Iran.