25 millimetri di rame per 3,6 grammi e alcuni ideogrammi. Il piccolo tesoro “celeste” potrebbe riscrivere una pagina importante delle relazioni commerciali tra Europa e Cina duecento anni prima del viaggio di Marco Polo
Sono circa 9 mila chilometri che separano, in linea d’aria, Venezia da Guanzhou. Oggigiorno l’invenzione dell’aereo traduce questa distanza in circa 15 ore di viaggio. Ma ai tempi antichi attraversare il mondo verso oriente era un’impresa sia in termini di tempo che di sopravvivenza. Uno dei primi occidentali a visitare le terre del Khan è stato Marco Polo il cui viaggio di andata e ritorno lungo la via della seta è durato 25 anni (1271-1295). Eppure un ritrovamento archeologico potrebbe riscrivere la storia del commercio medievale e in direzione di marcia opposta. Ancora più ad occidente della Serenissima, in terra britannica, e duecento anni prima del Milione, monete cinesi circolavano tra gli anglosassoni del Wessex.
Gli ideogrammi non lasciano dubbi: si tratta di una moneta cinese medievale, in lega di rame risalente alla dinastia Song del Nord e databile tra il 1008 e il 1016 d.C. La scoperta è di un ricercatore inglese che passando al metal dector un campo dell’Hampshire, a 14 chilometri della costa meridionale del Regno Unito, si è imbattuto in un piccolo tesoro uscito direttamente dalla zecca dell’imperatore Zhegong a più di 9000 chilometri di distanza dal luogo del ritrovamento. Di diametro pari a 25 millimetri, di peso pari a 3,6 grammi e con un foro centrale – probabilmente per essere legata e custodita insieme ad altri denari – la moneta potrebbe avere un valore storico immenso. “Se si riuscisse a dimostrare l’effettivo arrivo della moneta in terra inglese in epoca medievale, ciò porterebbe alla luce l’esistenza di contatti e di reti commerciali indiretti a lunghissima a distanza” ha affermato ad Artnet Caitlin Green, storica e archeologa di Cambridge.
Il rischio, secondo anche voci autorevoli, come il British Museum, è infatti che più facilmente la moneta sia caduta dalla tasca di qualche collezionista. Tuttavia, la scoperta segue a stretto giro il ritrovamento nella stessa area di una moneta e di ceramiche cinesi dello stesso periodo. Il che fa pensare che non si tratti semplicemente di cimeli storici trasportati in quella terra in epoche più recenti: se due indizi sono una coincidenza, tre sono una prova. È più o meno quello che pensa Caitlin Green, storica e archeologa, che ai microfoni di Artnet News ha affermato “Abbiamo solo una manciata di reperti di materiale dall’Asia orientale dall’Inghilterra pre-moderna. È interessante notare che uno di questi reperti è un pezzo di ceramica cinese importata da un contesto di scavi del XIV secolo a Winchester, che dista solo 20 miglia dalla nuova moneta ritrovata.”
Sono circa 9 mila chilometri che separano, in linea d’aria, Venezia da Guanzhou. Oggigiorno l’invenzione dell’aereo traduce questa distanza in circa 15 ore di viaggio. Ma ai tempi antichi attraversare il mondo verso oriente era un’impresa sia in termini di tempo che di sopravvivenza. Uno dei primi o…
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