Yusaku Maezawa fotografato nella sua casa di Tokyo.
Photo credits:Jeremie Souteyrat per The New York Times.
Untitled (1982) di Basquiat, un punto centrale nella carriera
Untitled è considerata dalla critica un punto centrale nella carriera di Jean-Michel Basquiat. L’artista, nato a New York nel 1960 da padre haitiano e da madre statunitense di origini portoricane, al momento della realizzazione del dipinto ha poco più di 21 anni ma già all’attivo sei mostre personali a livello internazionale. Dalla scena underground, dove Basquiat si firma come SAMO (the SAme Old Shit) e ricopre di graffiti le pareti degli edifici e dei treni di Manhattan, l’ascesa del giovane enfant terrible è repentina. Nel 1978 l’artista comincia a vendere delle cartoline da lui decorate e cattura per caso l’attenzione di Andy Warhol che, a partire dal 1983, diventa suo mentore e stretto collaboratore. Negli anni seguenti è riconosciuto dalla critica e dal pubblico ma, in seguito alla morte di Warhol nel 1987, entra in una fase violenta di dipendenza da sostanze stupefacenti. Il 12 agosto 1988 viene trovato incosciente nel suo loft di Manhattan: muore poche ore dopo a causa di una intossicazione acuta da droghe miste (oppio e cocaina), come si legge nell’autopsia.
Untitled (1982), da Guernica al demone
“Untitled è tra le opere più ambite e celebrate di Basquiat e intercetta l’interesse dei collezionisti al di là dei diversi interessi e background” spiega Cheyenne Westphal, Phillips’ Global chairwoman. Il dipinto è uno dei formati più grandi realizzati dall’artista (2,4×5 metri) e si pensa sia stato influenzato direttamente da Guernica di Pablo Picasso, che Basquiat vide al Museum of Modern Art di New York da bambino. Immediatamente riconoscibile dai corti rasta, l’artista si raffigura nella figura demoniaca al centro del dipinto, esprimendo la sua rabbia violenta grazie all’utilizzo delle colature di vernice rosso sangue che fuoriescono dai corni del diavolo, un omaggio alla gestualità dell’espressionismo astratto. L’opera incarna l’interesse dell’artista per il dualismo tra paradiso e inferno e si pone in netto contrasto con la sua concezione di santità e martirio.
Jean-Michel Basquiat, Untitled (1982), $57,3 milioni a maggio 2016.
Courtesy: Christie’s.
L’addio di Maezawa al Basquiat, il tour e la retrospettiva
“Negli ultimi sei anni, l’avere all’interno della mia raccolta Untitled di Basquiat è stato un grande onore, il dipinto è diventato un pezzo memorabile della mia collezione” ha affermato Maezawa. “Credo tuttavia che le collezioni d’arte siano qualcosa che debba continuamente crescere ed evolvere insieme al loro proprietario, così come che queste debbano essere condivise così da diventare parte della vita di più persone”.
Il lotto, inserito all’interno dell’asta Evening Sale of 20th Century & Contemporary Art, sarà presentato in diverse location a livello internazionale grazie a un tour esclusivo che partirà da Londra e arriverà a Los Angeles e a Taipei. Phillips sarà inoltre tra gli sponsor della retrospettiva Jean-Michel Basquiat: King Pleasure©, organizzata dalla famiglia dell’artista, che esporrà circa 200 dipinti tra opere mai viste o poco conosciute, da dipinti a disegni e molto altro.
Jean-Michel Basquiat, Untitled (1982), $110,5 milioni a maggio 2017.
Courtesy: Sotheby’s.