Si è tenuta presso Mia Fair (Milano, 7-10 ottobre 2021) la prima edizione del premio Esplorare Gavi – Immagini d’autore dal Piemonte, iniziativa intesa a promuovere il territorio del Gavi Docg attraverso la fotografia d’autore, raccontandone caratteri distintivi e protagonisti. 45 i fotografi professionisti partecipanti nel corso dell’estate 2021, dieci i finalisti. La vincitrice: Loredana Mantello (operativa fra Italia e Bahrein), per la sua capacità delicata e poetica, «dal sapore millenario» di raccontare il territorio. Ma, come ricorda il fondatore presidente di Mia Fair Fabio Castelli, tutti i partecipanti sono stati in grado di vedere «luoghi diversi, pur essendo nella stessa area geografica. Tutti hanno espresso un senso di vicinanza, se non appartenenza» a quel territorio.
Come mai questa unione fra vino e fotografia? «Volevamo vedere il nostro territorio con gli occhi di altri, cogliere le sfumature che ci sfuggono perché ci viviamo quotidianamente», risponde Maurizio Montobbio, presidente del Consorzio Tutela del Gavi (quello attuale nasce nel 1993). «I territori che producono vino sono vocati a un turismo lento, esperienziale. E la fotografia d’artista è un linguaggio efficace per raccontarli. Travalica a livello qualitativo quello dei social, spesso troppo semplicistico. Noi vogliamo raccontarci anche dal punto di vista antropologico, non solo paesaggistico».
La Raia. Gavi. Premio La buona Italia. Gavi. Cristian Castelnuovo. © All rights reserved. All Images rights reserved.
Attualmente il territorio del Gavi produce 14 milioni di bottiglie. L’85% raggiunge l’estero: Regno Unito in primo luogo. Poi Usa, Germania, Russia, Giappone. La piccola Malta da sola assorbe ogni anno 200.000 bottiglie. Ma i paesi nel mondo in cui è presente il Gavi sono oltre 100. E la Brexit? «Con le dogane di mezzo, c’è stato un allungamento dei tempi per le consegne. Ma le vendite in realtà sono aumentate notevolmente», sollevando l’interesse di investitori internazionali per questo piccolo territorio nella parte sud orientale del Piemonte, in provincia di Alessandria.
Gli ultimi dati parlano chiaro: nell’ultimo anno la superficie vitata è aumentata del 49%, da 1076 ettari a 1570, con un aumento del 70% delle bottiglie prodotte. 189 le aziende associate al consorzio, tra produttori, vinificatori e imbottigliatori; oltre 350 il numero totale delle aziende comprese nell’Erga Omnes.
Le aziende produttrici fatturano più di 60 milioni di euro, mentre sono 5.000 le persone impiegate nella filiera. Il Consorzio Tutela del Gavi è l’organo di tutela e valorizzazione della denominazione del GAVI Docg. Ente Erga Omnes, agisce in favore e a sostegno di produttori, vinificatori, imbottigliatori e dell’intera filiera che, negli ultimi dieci anni, sperimenta una costante crescita.
La bottiglia istituzionale dell’anno è quella che vince ogni anno una speciale gara di degustazione. Ha la meglio il vino considerato più rappresentativo della denominazione. «La realizzazione dell’etichetta è affidata a un artista», ricorda il presidente Montobbio, «pure lui vincitore di una selezione». Il Gavi può essere considerato un vino da collezione? «Ci siamo accorti che invecchia molto bene. Ma come tutti i bianchi freschi e fruttati è consumato interamente nell’annata». Per la gioia degli intenditori.
Il forte di Gavi, in copertina
La prima edizione del Premio Esplorare Gavi – Immagini d’autore dal Piemonte è stata promossa dal Consorzio Tutela del Gavi in collaborazione con MIA Fair, con l’organizzazione e la comunicazione di The Round Table, con il patrocinio di ENIT – Agenzia Nazionale del Turismo e con il supporto di dell’Associazione Fotografi Professionisti – AFiP International e dell’Associazione nazionale fotografi professionisti TAU Visual.
Si è tenuta presso Mia Fair (Milano, 7-10 ottobre 2021) la prima edizione del premio Esplorare Gavi – Immagini d’autore dal Piemonte, iniziativa intesa a promuovere il territorio del Gavi Docg attraverso la fotografia d’autore, raccontandone caratteri distintivi e protagonisti. 45 i fotografi profes…