Si chiama Colux, ed è una piattaforma di co-design per gli interni di lusso. Creata dalla società fiorentina Savio Firmino, è tra i progetti selezionati per l’iniziativa New European Bauhaus, il movimento creativo e transdisciplinare lanciato dalla Commissione Europea per collegare Green Deal e spazi del vivere.
Secondo quanto comunicato dall’azienda, Colux consente di replicare gli spazi di lavoro, permettendo interazioni in tempo reale tra i partecipanti a progetti di design. Basata su tecnologie di realtà aumentata e virtuale, la piattaforma consente di ridurre lo spreco di materiale associato alla modellazione fisica, per una minore impronta di carbonio.
Tanto il software che la piattaforma sono stati sviluppati da Savio Firmino, nell’ambito del progetto coordinato dal Centro Sperimentale del Mobile, insieme con Università di Siena, Università di Firenze e le aziende Marioni, Progenia e Amt Italia, coadiuvati dal Consiglio Nazionale delle Ricerche (Cnr). «L’adozione di nuovi flussi di lavoro digitali ha senso se aiutano uno sviluppo sostenibile e inclusivo. COLUX è stato progettato per fare esattamente questo» – afferma Cosimo Savio, presidente della Savio Firmino – «Lo scopo del progetto è quello di mettere in connessione gli autori di un progetto abitativo: dagli studi di architettura ai costruttori, dagli interior designer ai general contractor, dalle agenzie immobiliari al cliente finale».
Il progetto Colux ha avuto inizio con un finanziamento di oltre un milione di euro a valere su bandi dedicati alla Ricerca e Sviluppo della Regione Toscana. Ora l’impresa sta lavorando per arrivare a costituire una start up specifica tra i partner grazie all’aiuto di finanziatori professionali. A tal fine, ha in programma di lanciare un’attività di crowfunding aperta alle imprese di architettura, arredo e real estate.