Le prime due settimane del 2023 sono state all’insegna del sereno. A Wall Street ma anche soprattutto nelle principali piazze finanziarie europee. L’Eurostoxx 50 da inizio anno guadagna quasi l’8%, contro il 4,5% dell’S&P 500. Come si spiega questo divario? La sovraperformance europea continuerà per tutto il 2023?
Quadro macro in miglioramento
Diversi sono i fattori che stanno sostenendo i mercati in questo momento, secondo Nicolò Nunziata di Marzotto Sim. “L’inflazione negli Stati Uniti è in calo dal mese di luglio, e gli ultimi dati sono stati meglio delle attese. In altre parole la situazione non è più fuori controllo: l’aumento dei prezzi è tornato su livelli gestibili e per le imprese trovare lavoratori è diventato più facile. Al contempo, i fondamentali macro sono forti e la recessione sarà più lieve di quanto ci si aspettasse” spiega Nunziata che sottolinea come in Europa lo scenario sia più complicato per via della guerra che rimane il grande punto interrogativo.
Europa meglio di Wall Street
Come dunque si spiegano le migliori performance delle Borse Europee? “Quando i tassi della Fed scendono il dollaro tende ad indebolirsi e la migliore strategia d’investimento di molti americani diviene quella di diversificare su altri mercati e valute. In questo contesto i mercati europei sono particolarmente attrattivi in quanto storicamente più convenienti e sottopesati su industrie e settori, come quello tech, che soffrono inflazione e tassi. Inoltre al momento sul mercato penso ci siano più compratori che venditori: dagli hedge fund agli istituzionali, passando per gli istituzionali stanno riducendo il sottopeso dell’anno scorso quanto basta per far salire gli indici” spiega Nunziata che è dell’avviso che l’Eurostoxx sovraperformerà l’S&P 500 finché si inizierà a pensare che anche la Bce è pronta ad invertire la traiettoria dei tassi.
Sarà un rally a fiato corto?
Gabriel Debach, market analyst di eToro, è invece dell’avviso che quello dell’Europa è un rialzo destinato a consumarsi velocemente. “Ritengo che possa essere un rally a fiato corto, ma utile da cavalcare senza eccedere nelle esposizioni. Un eccessivo entusiasmo mal si presta in un tale scenario attualmente ancora troppo incerto. Cantare vittoria sull’inflazione in Europa, dopo solamente alcune letture in flessione (per lo più sostenute dai minori costi energetici) o per un clima più mite (senza sapere quanto possa durare) rischia di creare basi meno solide per la ripartenza” spiega Debach.