A livello nazionale gli uomini sono più propensi ad abbandonare il contante (21% contro il 17% del campione femminile)
L’89,6% dei cittadini è favorevole all’abolizione delle commissioni a carico degli esercenti per importi inferiori a cinque euro
Non mancano coloro che mettono mano alle banconote solo in caso di rifiuto da parte dei commercianti (29,4%)
Mentre continua ad avvicinarsi la “fase sperimentale” del
bonus cashback che a partire dal 1° dicembre permetterà agli italiani di accedere al rimborso del 10% delle transazioni effettuate con carte di credito o di debito fisicamente nei negozi e negli esercizi commerciali (su un tetto di spesa complessiva di 1.500 euro), resta da capire quanto i cittadini siano davvero pronti a dire addio al contante. Stando a una ricerca di Emg Acqua per Facile.it, sono oltre nove milioni coloro che dichiarano che
non utilizzeranno più monete e banconote per paura del contagio da coronavirus. Eppure, per oltre 16 milioni gli incentivi sul piatto non sono ancora abbastanza.
L’indagine, condotta nel mese di ottobre su un campione rappresentativo della popolazione italiana con un’età pari o superiore ai 18 anni, ha rivelato che a livello nazionale gli uomini sono i più propensi ad abbandonare il contante (21% contro il 17% del campione femminile), accompagnati dai residenti nelle regioni del Nord-Ovest (24%). Se si considerano le spese quotidiane di minore importo, il 64% predilige l’utilizzo in via esclusiva o preferenziale del contante, ma gli ultimi provvedimenti dispiegati dal governo italiano – tra cui il cashback e la lotteria degli scontrini – potrebbero cambiare le carte in tavola. Il 59,4% degli intervistati, infatti, afferma che utilizzerà in misura maggiore carte di credito, bancomat e prepagate proprio alla luce di questi incentivi, anche se il 20,4% continua a tenere strette banconote e monete per le spese di piccolo taglio.
Su questo fronte, l’89,6% del campione è tuttavia favorevole all’
abolizione delle commissioni a carico degli esercenti per importi inferiori a cinque euro e il 31,3% è spinto dall’idea che questa misura potrebbe “far emergere una buona parte di evasione fiscale”, si legge nello studio. Il 26,2%, invece, pari a 12.492.268 individui, ritiene che permetterebbe di contenere l’utilizzo del denaro contante e, conseguentemente, i contagi da covid-19. Ciononostante, un italiano su quattro continua a utilizzare solo ed esclusivamente banconote, mentre il 36,9% predilige ricorrere alla
moneta digitale sono in assenza di contanti. Non mancano poi coloro che utilizzano prevalentemente i pagamenti elettronici e che mettono mano ai contanti solo in caso di rifiuto da parte dei commercianti (29,4%) e chi invece, in situazioni simili, preferisce addirittura cambiare negozio (6,6%). Tra i
16 milioni di italiani che non intendono dire addio al contante, il 18% ammette che i motivi dietro questa scelta siano legati a una maggiore comodità rispetto alle carte elettroniche, ma anche a una difficoltà di tenere sotto controllo le spese (17,2%) e alla paura di furti e clonazioni (16,8%). Infine, 675mila individui manifestano una “timore del controllo”: da parte delle banche, del governo o altri soggetti.
A livello nazionale gli uomini sono più propensi ad abbandonare il contante (21% contro il 17% del campione femminile)L’89,6% dei cittadini è favorevole all’abolizione delle commissioni a carico degli esercenti per importi inferiori a cinque euroNon mancano coloro che mettono mano alle banconote sol…