“In generale, il private market è una soluzione di investimento con soglia di accesso elevato e con un orizzonte di lungo periodo. Quindi può essere adatto a un cliente che sia retail o professionale, purché abbia ben compreso questi aspetti e i rischi a essi collegati”, dice Ortone. Una volta compresi questi aspetti, il ruolo dell’asset class in portafoglio è
“la diversificazione e la minor correlazione con i mercati pubblici. Le modalità di creazione del valore e di monetizzazione dell’investimento nei mercati privati sono molteplici rispetto ai mercati ufficiali e hanno logiche diverse, più razionali. Il periodo complesso che stiamo vivendo, caratterizzato da una contrazione sia della domanda che dell’offerta rende gli investimenti in asset alternativi meno volatili. Possono quindi fungere da stabilizzatore del portafoglio”.
Resta da capire quali siano i segmenti oggi più promettenti. “Sono diversi – risponde Ortone – Ad esempio nelle infrastrutture, dall’acquisizione di target che orbitano nella industry, come i parcheggi nelle vicinanze di un aeroporto, all’acquisizione di veri e propri asset infrastrutturali; nel real estate, che ultimamente vede soffrire gli operatori focalizzati su business retail (negozi, per intenderci) e uffici, mentre presenta prospettive migliori sul settore della logistica (data center, delocalizzazione magazzini per on-line). A questi si aggiungono i temi di venture capital che compra target che non hanno net income positivo, con rendimenti volatili e variabili da 1,5 a 3 volte, ma anche 5 volte; e di growth capital che invece consente di avere un holding period minore (tipicamente 5 anni) e players che investono in società con business model che mostra profitti netti positivi con rendimenti tra le due e le tre volte del capitale investito”. Nel caso di Cordusio l’offerta si sostanzia in Feeder Fund – assimilabile ad un fondo di fondi con tre fondi chiusi sottostanti e due fondi Eltif, “si tratta di fondi chiusi fully paid in, focalizzati su segmenti di mercato ben specifici (ad esempio senior secured debt in euro, Syndicated loans in euro, Co-investimenti)”, conclude il manager.
(articolo pubblicato sul Magazine di febbraio 2021)