Sarà obbligatorio iscriversi al registro delle criptovalute
Il registro sarà accessibile alla Guardia di finanza e alle forze di polizia nel caso di controlli e accertamenti, e verrà conservato per un periodo di dieci anni
Il censimento investirà per la maggiore le società e gli operatori stranieri, posto che il mercato è composto al 90% da gestori non italiani.
Oggetto delle trasmissioni obbligatorie trimestrali (da inviare entro il giorno 15 del mese successivo al trimestre di riferimento) saranno i dati identificativi del cliente, i dati relativi al campo di attività, i servizi di portafoglio digitale offerti ai clienti.
Il registro che contiene i dati, anche personali, degli operatori, dei clienti e delle transazioni, sarà accessibile alla Guardia di finanza e alle forze di polizia nel caso di controlli e accertamenti, e verrà conservato per un periodo di dieci anni presso gli archivi dell’Oam.
In questi termini, sarà dato accesso per il periodo indicato a tutta una serie di dati sensibili che, ad esempio, per le persone fisiche sono: cognome e nome; luogo e data di nascita; cittadinanza; codice fiscale; la residenza anagrafica e il domicilio, se diverso dalla residenza; l’indicazione della tipologia di attività svolta in qualità di prestatore di servizi relativi all’utilizzo di valuta virtuale e/o di prestatore di servizi di portafoglio.
Le società dovranno dichiarare la partita Iva, la denominazione sociale, la natura giuridica del soggetto, la sede legale e per gli operatori extra-Ue la stabile organizzazione, i dati del legale rappresentante, la pec certificata e le modalità di svolgimento del servizio.
Infine, è bene evidenziare che il registro, oltre ad essere obbligatorio per gli italiani, prevede una tassa di registrazione, da quantificarsi in relazione ai soggetti che chiedono di essere iscritti.