La pandemia non ha fermato le operazioni di acquisizione e fusione. L’attività di M&A è andata forte in questa prima parte dell’anno, segnando il migliore trimestre da 40 anni
Nei tre mesi del 2021 sono stati concordati accordi di M&A per un valore di 1,3 mila miliardi di dollari, più di ogni primo trimestre dal 1980
Le operazioni negli Stati Uniti sono aumentate del 160% rispetto allo stesso periodo del 2020, mentre le fusioni con le Spac hanno rappresentato circa un quarto del valore complessivo
Le operazioni di acquisizione e fusione a livello globale hanno raggiunto livelli record in questi tre primi mesi dell’anno, registrando il trimestre migliore negli ultimi quattro decenni. Secondo il Financial Times il merito è imputabile alla frenesia sul mercato statunitense e all’esplosione delle Spac, nonostante la pandemia che ha colpito indistintamente le economie di tutti paesi.
Trimestri da record
Secondo i dati di Refinitiv, riportati dal Financial Times, nei tre mesi del 2021 sono stati concordati accordi per un valore di 1,3 mila miliardi di dollari, più di ogni primo trimestre dal 1980, superando persino i livelli del boom delle dotcom all’inizio del millennio. Si tratta del terzo trimestre consecutivo in cui il valore degli accordi ha superato il miliardo di dollari: nella primavera dell’anno scorso era sceso a meno di 500 miliardi. Gli accordi con sede negli Stati Uniti sono stati responsabili di gran parte dell’ascesa, con un tasso di crescita annuo del 160% rispetto al primo trimestre del 2020. A fare la differenza è stato anche l’emergere delle società di acquisizione per scopi speciali, più conosciute come SPAC, le cui fusioni con le società target hanno cubato per 172 miliardi di dollari, un quarto del valore totale di tutte le operazioni. Tra queste operazioni le più importanti sono state la quotazione di Tesla Lucid Motors, la cui fusione con la SPAC è stata di 24 miliardi di dollari, e quella di Etoro per una fusione da 10 miliardi di dollari. Anche l’attività di private equity è andata decisamente bene con un aumento del 116% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso: in questo caso si tratta del migliore trimestre di sempre in termini di volumi. Nel complesso la corsa alle negoziazioni ha spinto le banche di investimento verso il loro trimestre più redditizio in almeno 20 anni, portando oltre $ 37 miliardi di commissioni totali.
Andamento dell’attività di M&A negli ultimi tre anni. Fonte: Financial Times
L’inizio record dell’anno è stato guidato da una serie di mega accordi. Tra i più importanti quello di 30 miliardi di dollari che ha portato General Electric a vendere la sua attività di leasing di aeromobili alla rivale irlandese AerCap e l’affare da 29 miliardi di dollari che ha portato all’acquisizione di Canadian Pacific da parte di Kansas City Southern. Lato private equity l’operazione più importanti è stata la fusione tra Apollo Global Management e Athene Holding, la compagnia di assicurazioni, per 11 miliardi di dollari. Secondo il Financial Times una ripresa degli accordi così sostenuta è anche tra le conseguenze di un pacchetto di stimolo della Federal Reserve ad aprile, che includeva 2,3 mila miliardi di prestiti e supporto per il mercato delle obbligazioni “spazzatura” da $ 1,2 trilioni. I mercati si sono ripresi sulla scia della mossa, rafforzando la fiducia e rendendo più facile accedere al debito in vista di nuovi accordi.
Nei tre mesi del 2021 sono stati concordati accordi di M&A per un valore di 1,3 mila miliardi di dollari, più di ogni primo trimestre dal 1980Le operazioni negli Stati Uniti sono aumentate del 160% rispetto allo stesso periodo del 2020, mentre le fusioni con le Spac hanno rappresentato circa un …
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