Stando agli ultimi dati del Government accountability office, circa il 50% del debito Usa scadrà tra il 2024 e il 2028 e dovrà essere rifinanziato a tassi più elevati
De Luca e Garzone (Gamma capital markets): “L’idea che ci sarà una recessione nel 2024 sta iniziando man mano a svanire”
La tanto temuta recessione, contro ogni aspettativa, non è arrivata. “All’inizio pensavamo di essere rimasti bloccati nella morsa di una stagflazione in stile anni ’70, con le banche centrali che continuavano ad aumentare i tassi di interesse”, si legge nella Market overview a cura di Carlo De Luca (senior portfolio manager & head of asset management) e Alessio Garzone (senior analyst) di Gamma capital markets. Poi, il mercato ha tentato a più riprese di anticipare un pivot della Federal Reserve, restando spiazzato più volte. Fino a quando gli investitori hanno accantonato i timori su deficit di bilancio, conflitti in Medio Oriente ed Est Europa e altre questioni che caratterizzano l’intera scena mondiale. “Tutti vogliono festeggiare il Natale sull’onda del rallentamento dell’inflazione, dei tagli annunciati della Fed nel 2024, degli utili delle società che hanno battuto le stime degli analisti durante l’ultima earning season (stagione degli utili, ndr) e infine della possibile ripresa economica nella seconda metà dell’anno”, raccontano De Luca e Garzone.
“Forse è stato proprio quel deficit di bilancio o le imminenti elezioni negli Stati Uniti a determinare l’approccio accomodante della Fed nell’ultima riunione di dicembre”, osservano gli esperti, analizzando con lo specchietto retrovisore quanto accaduto nel 2023. Stando agli ultimi dati del Government accountability office, di fatto, circa il 50% del debito Usa scadrà tra il 2024 e il 2028 e dovrà essere rifinanziato a tassi più elevati. “A calmierare la situazione ci ha pensato Powell”, scrivono De Luca e Garzone. Dopo aver toccato il 5% a ottobre per la prima volta dal 2007, il rendimento dei Treasury americani a 10 anni è diminuito di oltre 100 punti base. Una “drammatica inversione”, dichiarano gli autori del rapporto, alimentata dal crescente ottimismo della banca centrale a stelle e strisce e dalla dialettica ultra-accomodante di Powell negli ultimi due meeting.
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Recessione sì o no? Cosa significa per i mercati
Intanto, l’idea di una recessione nell’anno a venire sta iniziando man mano a svanire, secondo De Luca e Garzone. I gestori considerano più probabile uno scenario “goldilocks/soft landing” piuttosto che “hard landing/recession”. Ma cosa significa per chi investe? “In breve, siamo nettamente più fiduciosi sul fatto che il mercato azionario il prossimo anno possa salire per due ragioni principali: innanzitutto, i tassi hanno raggiunto il picco e la Fed ha già preannunciato tre tagli (nonostante il mercato ne prezzi già sei); poi, il 2024 sarà l’anno delle elezioni ed è raro che il presidente in carico non apra i rubinetti fiscali per stimolare l’economia in un anno elettorale”, spiegano. In ogni caso, qualsiasi partito dovesse avere la meglio dovrà fare i conti con un debito pubblico senza precedenti, pari a 10mila miliardi di dollari tra il 2024 e il 2028.
Fonte: Elaborazione Gamma capital markets su dati Bloomberg
Investire nel 2024: cosa inserire in portafoglio
“Ci aspettiamo che nel 2024 possa esserci un punto di svolta nei tassi e nella crescita degli utili tale da dipingere una win-win situation, sia per il comparto obbligazionario che per il comparto equity growth e small cap”, prevedono De Luca e Garzone. Disegnando due scenari principali:
- un’economia che rallenta molto;
- un’economia che non rallenta affatto.
Nel primo caso, secondo gli esperti la Fed sarà propensa a tagliare i tassi di interesse con più rapidità e con più frequenza, per scongiurare il rischio recessione e rilanciare l’economia. Nel secondo caso, in presenza di un’economia forte, le trimestrali potrebbero sorprendere al rialzo le stime degli analisti e soprattutto alcuni settori sottovalutati, tra cui la tecnologia in generale. Il portafoglio 2024 di Gamma Capital Markets include per l’equity Usa (con un focus su robotica, semiconduttori, sicurezza informatica, energie rinnovabili, solare e idrogeno, e small e mid cap), Cina, India e Giappone; sui bond gli occhi sono su Europa (corporate, con una maturity massima di cinque anni) e mercati emergenti. Per le commodity i gestori citano l’oro, coperto dal cambio. “Quanto infine alle valute, secondo la nostra view il dollaro subirà una forte svalutazione durante il 2024, per cui, dove sarà possibile, copriremo il cambio”, concludono De Luca e Garzone.