Sono state pubblicate le modalità per il funzionamento del Portale nazionale sulla prestazione energetica degli edifici
Il nuovo database accessibile da parte di tutti i soggetti interessati permetterà di tenere traccia della consistenza del parco immobiliare domestico, dei consumi energetici e degli interventi di riqualificazione degli edifici
Il patrimonio immobiliare italiano sarà sottoposto a maggiori controlli d’ora in avanti. Almeno per quel che concerne gli interventi relativi all’efficientamento energetico degli edifici.
Nell’ambito del Pnrr, con decreto n. 304/2022, cui il 21 settembre è seguita un comunicato in Gazzetta Ufficiale da parte del Ministero della Transizione Ecologica, sono state definite le modalità per il funzionamento del Portale nazionale sulla prestazione energetica degli edifici, istituito presso l’Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile (Enea).
Di che si tratta?
Il Portale nazionale sulla prestazione energetica degli edifici rappresenta uno strumento nuovo volto a raccogliere, tra le altre cose, i dati relativi agli interventi di riqualificazione energetica e di ristrutturazione del patrimonio edilizio esistente in Italia (ad esempio Bonus, Ecobonus, Superbonus) e metterli insieme ad altre informazioni, quali quelle concernenti l’Attestato di Prestazione Energetica (Ape) che attesta la classe energetica di un immobile e indica gli interventi migliorativi più convenienti.
Si tratta di un enorme archivio che, in questo campo, risulta innovativo: il database, infatti, accessibile da parte di tutti i soggetti interessati, utilizzabile dalle amministrazioni anche per fini statistici, permetterà di tenere traccia della consistenza del parco immobiliare domestico, dei consumi energetici e degli interventi di riqualificazione degli edifici.
Una simile circostanza non è di poco conto, in quanto attraverso l’incameramento di questi dati sarà possibile anche verificare quali sono le agevolazioni, anche di natura fiscale, che sono state fruite da parte dei proprietari degli immobili nell’ambito degli interventi volti a rendere più sostenibile gli spazi adibiti ad abitazioni o uffici.
Quali risvolti?
Questa banca dati sarà idonea a generare conseguenze anche sul piano del mercato immobiliare, in quanto dai dati raccolti sarà possibile verificare, con maggiore certezza, la portata delle unità immobliari, in termini di numero di vani, anno di costruzione, categoria catastale, superficie e volume, e in relazione alle caratteristiche energetiche.
Ma non è tutto. Attraverso questo nuovo strumento sarà possibile tenere traccia e monitorare gli interventi di manutezione realizzati e ogni altra informazione rilevante dal punto di vista catastale.