Bonus affitti: come richiedere il contributo entro la scadenza

23.8.2021
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Entro il 6 settembre è possibile richiedere, e ottenere, il contributo a fondo perduto riconosciuto dal legislatore a favore dei proprietari di immobili, adibiti ad abitazione principale, che riducono il canone di locazione per venire incontro alle esigenze economiche dei conduttori
I proprietari di immobili che hanno deciso di ridurre o hanno già provveduto a ridurre il canone di locazione a favore dei conduttori hanno diritto ad ottenere un’agevolazione
Per il riconoscimento del contributo è necessario prestare attenzione alle condizioni richieste dalla norma, alla modulistica messa a disposizione e alle istruzioni per la compilazione della domanda
Il decreto Ristori riconosce un contributo a fondo perduto a favore dei proprietari di immobili, affittati ad abitazione principale, che decidono – in questo periodo di crisi economica - di ridurre i canoni di locazione ai conduttori.
L'obiettivo perseguito dal legislatore è duplice: in prima battuta, la misura, alla luce delle generalizzate contrazioni economiche emerse nel periodo pandemico, intende agevolare i conduttori a far fronte alle spese (spesso rilevanti) di affitto; in seconda battuta, l'agevolazione permette di non penalizzare quei proprietari che, in modo spontaneo, decidono di accordare una rinegoziazione in diminuzione del canone di locazione; compensando così le perdite che derivano dalla diminuzione del canone.
Ebbene, poiché il termine ultimo per presentare l'istanza, e quindi ottenere il contributo a fondo perduto, si avvicina - è fissato al 6 settembre -, è opportuno fare il punto della situazione, mettendo in luce, sulla scorta delle istruzioni rilasciate dall'Agenzia delle Entrate, i profili operativi da seguire per ottenere il contributo.
Sin da subito è bene ribadire che il contributo è riconosciuto ai locatori di immobili – situati nei comuni cd. ad alta tensione abitativa - destinati ad abitazione principale che, tra il 25 dicembre 2020 ed entro il 31 dicembre 2021, hanno riconosciuto o riconosceranno una riduzione dei canoni di locazione rispetto a quanto stabilito nel contratto.
In secondo luogo, si ricorda che ogni locatore può presentare una sola istanza e che il contributo corrisponde al 50% dell'ammontare complessivo delle rinegoziazioni in diminuzione, fino al tetto massimo di 1.200 euro per locatore. Inoltre, se per lo stesso immobile sono presenti più locatori l'importo delle rinegoziazioni verrà riconosciuto al singolo locatore tenendo conto della percentuale di possesso dell'immobile.
Sin da subito è bene ribadire che il contributo è riconosciuto ai locatori di immobili – situati nei comuni cd. ad alta tensione abitativa - destinati ad abitazione principale che, tra il 25 dicembre 2020 ed entro il 31 dicembre 2021, hanno riconosciuto o riconosceranno una riduzione dei canoni di locazione rispetto a quanto stabilito nel contratto.
In secondo luogo, si ricorda che ogni locatore può presentare una sola istanza e che il contributo corrisponde al 50% dell'ammontare complessivo delle rinegoziazioni in diminuzione, fino al tetto massimo di 1.200 euro per locatore. Inoltre, se per lo stesso immobile sono presenti più locatori l'importo delle rinegoziazioni verrà riconosciuto al singolo locatore tenendo conto della percentuale di possesso dell'immobile.
Come è stato chiarito dall'Agenzia delle entrate, possono beneficiare dell'agevolazione (indistintamente) tanto i soggetti – persone fisiche – non titolari di partita Iva, quanto le persone fisiche o soggetti diversi, titolari di partita Iva che abbiano dato in locazione l'immobile a partire dal 29 ottobre 2020 e che entro il 31 dicembre 2021 diano comunicazione della rinegoziazione applicata.
La predisposizione e la trasmissione delle istanze deve avvenire in via telematica, attraverso una procedura web presente all'interno del sito internet dell'Agenzia, a cui si potrà accedere con l'identità digitale (Spid), con la Carta d'identità elettronica (CIE) o con la Carta nazionale dei Servizi (CNS). Una volta nel portale occorrerà indicare: il codice fiscale e il codice Iban (o conto corrente) del soggetto che richiede il contribuito, i dati del contratto di locazione; i dati della rinegoziazione (se già comunicata tramite il modello RLI).
L'istanza potrà essere trasmessa dal richiedente o, indirettamente, mediante un intermediario che ha titolo per accedere al cassetto fiscale del soggetto interessato; il contributo, una volta riconosciuto, verrà accreditato sul conto corrente o sull'Iban comunicato.
Infine, laddove il richiedente dovesse riscontrare degli errori nella comunicazione dei dati o nel calcolo del contributo, potrà, sempre entro il 6 settembre 2021, trasmettere una nuova istanza in sostituzione della precedente.
La predisposizione e la trasmissione delle istanze deve avvenire in via telematica, attraverso una procedura web presente all'interno del sito internet dell'Agenzia, a cui si potrà accedere con l'identità digitale (Spid), con la Carta d'identità elettronica (CIE) o con la Carta nazionale dei Servizi (CNS). Una volta nel portale occorrerà indicare: il codice fiscale e il codice Iban (o conto corrente) del soggetto che richiede il contribuito, i dati del contratto di locazione; i dati della rinegoziazione (se già comunicata tramite il modello RLI).
L'istanza potrà essere trasmessa dal richiedente o, indirettamente, mediante un intermediario che ha titolo per accedere al cassetto fiscale del soggetto interessato; il contributo, una volta riconosciuto, verrà accreditato sul conto corrente o sull'Iban comunicato.
Infine, laddove il richiedente dovesse riscontrare degli errori nella comunicazione dei dati o nel calcolo del contributo, potrà, sempre entro il 6 settembre 2021, trasmettere una nuova istanza in sostituzione della precedente.