Milano si conferma un mercato immobiliare in fase di espansione, registrando un volume di investimenti pari a 1,6 miliardi di euro
Roma ha invece totalizzato nel primo semestre 2019 oltre 700 milioni di euro di investimenti
A livello nazionale, dal punto di vista dell’investimento nell’immobiliare non residenziale, la prima metà dell’anno si è chiusa con il settore direzionale che ha totalizzato 1,8 miliardi di investimenti, +85,3% rispetto a un anno fa, guidato dalle città di Milano e Roma.
Il mercato del retail ha invece continuato a mostrare segnali di debolezza. Le aree commerciali hanno totalizzato investimenti per 500 milioni, (-59,9%). Mentre il mercato della logistica ha registrato transazioni per circa 325 milioni di euro, anch’esso dato in flessione. Importanti segnali di crescita, infine, sono arrivati dal settore alberghiero, che ha fatto registrare una forte crescita nel secondo trimestre 2019 con 1,5 miliardi di transazioni.
I dati positivi del semestre confermano dunque quanto era emerso nella prima trimestrale dell’anno. I primi tre mesi dell’anno si erano infatti chiusi con il settore direzionale che totalizzava 1,6 miliardi di euro di investimenti, in leggera crescita rispetto al valore di 1,5 miliardi registrato nei primi tre mesi del 2018. Sugli investimenti corporate per il primo trimestre dell’anno, emerge inoltre come il settore direzionale sia stato quello trainante capitalizzando 900 milioni di euro di investimenti in commercial asset (57,4% del totale), seguito dall’alberghiero con 370 milioni (23,5%), e dal settore della logistica che ha registrato investimenti per 100 milioni di euro (6,6%). Le rimanenti transazioni hanno interessato immobili “retail” per 50 milioni di euro (3,1%), e altre tipologie di immobili, e immobili a uso misto, per un valore complessivo di 150 milioni di euro.
In termini di flussi di investimento, a livello nazionale gli investitori istituzionali esteri continuano ad essere i leader del mercato con 1,1 miliardi di investimenti, pari al 72,5% degli 1,6 miliardi di euro del transato complessivo nazionale, con capitali provenienti principalmente da Stati Uniti, Germania e Svizzera. I flussi di investimento nazionali invece sono stati pari a 430 milioni di euro, provenienti in particolare da banche, fondi immobiliari e investitori privati.