Secondo un nuovo sondaggio della North American Securities Administrators Association (Nasaa), l’associazione che riunisce le 67 autorità di vigilanza sui titoli finanziari di tutti gli stati Usa, Canada e Messico, criptovalute e social network sono fra i principali strumenti che possono irretire gli investitori in possibili frodi
“Il segno rivelatore più comune di una truffa di investimento è un’offerta di alti rendimenti garantiti senza rischi”, ha detto Melanie Senter Lubin, presidente della Nasaa e commissario di vigilanza nel Maryland, “l’educazione e l’informazione sono la migliore difesa di un investitore contro le frodi di investimento”
I risultati dell’indagine, pubblicati lunedì 10 dicembre, hanno mostrato le prime quattro “minacce per gli investitori” per il nuovo anno, affiancando pericoli di nuova generazione ad altri più tradizionali. Al primo posto, dunque, svettano gli investimenti in criptovalute e asset digitali – una categoria allargata che comprende i token non fungibili (Nft) e altre forme di investimento veicolate tramite blockchain.
“Di gran lunga, le autorità di regolamentazione sui titoli della Nasaa hanno rivelato che gli investimenti legati alle criptovalute e ai beni digitali sono la nostra principale minaccia per gli investitori”, ha detto il co-presidente del comitato della sezione Enforcement, Joseph P. Borg, direttore della Securities commission dell’Alabama. “Le storie dei ‘cripto milionari’ hanno spinto alcuni investitori a cimentarsi nell’investimento in criptovalute o investimenti ad esse correlati quest’anno. Molte storie di persone che hanno scommesso alla grande e perso rovinosamente iniziano ad emergere, e continueranno ad apparire nel 2022”.
Secondo la Nasaa molte delle frodi finanziarie che cercano di irretire gli investitori riguardano le private offerings, che sfuggono alle regolamentazioni delle emissioni azionarie delle società quotate. Nel mondo crypto questa tipologia di investimento si era fatta conoscere con il fenomeno delle Initial coin offerings (Ico), con le quali startup del mondo blockchain piazzavano gettoni per raccogliere capitali in modo interamente deregolamentato.
“Prima di cedere alla mania delle criptovalute, siate consapevoli del fatto che queste ultime e i prodotti finanziari ad esse correlati potrebbero non essere altro che facciate pubbliche per schemi di Ponzi e altre frodi”, ha detto il vicepresidente del comitato della sezione Enforcement Joseph Rotunda, direttore della divisione Enforcement del Texas State Securities Board. “Gli investimenti in programmi di trading di criptovalute, gli interessi pool di estrazione di criptovalute, conti di deposito di criptovalute e token cartolarizzati dovrebbero essere visti per quello che sono”, ha aggiunto Rotunda, “speculazione estremamente rischiosa con un alto rischio di perdita”.
Al terzo posto seguono le “truffe finanziarie offerte attraverso i social media e le offerte di investimento su Internet”, una categoria che si riferisce più al mezzo di trasmissione che non alla tipologia della frode. “I truffatori stanno usando falsi account di social media per nascondere le loro identità”, afferma la Nasaa, “gli investitori dovrebbero sempre prendere accorgimenti per identificare gli account fasulli guardando con attenzione il contenuto, analizzando le date di inizio e considerando la qualità dell’impegno”. Inoltre, le recensioni online non possono essere considerate una garanzia sul servizio offerto, ha affermato la Nasaa. I testimonial “fasulli” sono una realtà dalla quale è necessario guardarsi e riconoscerli non è sempre facile.
La quarta insidia finanziaria segnalata dall’associazione riguarda uno strumento di pianificazione previdenziale tipicamente statunitense, gli Ira auto-diretti. Tramite questo schema gli investitori più consapevoli possono includere nel pacchetto degli investimenti previdenziali con fiscalità agevolata anche asset class alternative (ad esempio metalli preziosi). A proporre questa tipologia di Ira sono società specializzate che talvolta cercano di raggirare il cliente, tipicamente se già in età avanzata, assicurando loro che qualsiasi investimento rischioso sarà gestito o amministrato da professionisti con i loro migliori interessi in mente. Nel 2020 le azioni statali contro queste società sono raddoppiate a quota 53.