Non è una novità degli ultimi anni, ma non tutti sanno che fra le molte personalizzazioni offerte dall’industria finanziaria non ci sono solo le preferenze in materia di sostenibilità o su specifici settori. Ci sono anche indici di ispirazione propriamente religiosa, il cui obiettivo è liberare i propri investimenti, per così dire, anche dalla macchia del peccato. Non è un’esagerazione a giudicare dai nomi che questi indici azionari hanno deciso di darsi. Uno con la storia più lunga alle spalle è la famiglia degli S&P Shariah Indices, che si ispirano ai principi della legge islamica (Sharia), esistenti già da metà anni Duemila.
In epoca più recente sono arrivati nell’offerta di S&P anche i Catholic Values Indices, che fanno da contraltare cristiano agli indici precedenti. A livello europeo, poi, c’è l’alternativa STOXX Europe Christian Index, che utilizza principi simili traslati nel mercato del Vecchio Continente.
Quali sono i principi che guidano questi indici religiosi? Si tratta, come accennato di indici “depurati” da settori specifici secondo la metodologia dello screening negativo: si esclude ciò che si ritiene sconveniente. Per quanto simili, i principi applicati agli indici islamici non sono interamente sovrapponibili a quelli di ispirazione cristiana. Per esempio, la contraccezione è un tratto distintivo dell’indice cattolico, mentre gli indici sharia escludono le istituzioni finanziarie classiche, che applicano interessi in modo non compatibile con la legge islamica.
Quanto hanno reso gli indici religiosi
In molti casi, gli approcci tematici non si rivelano particolarmente redditizi, rispetto al più semplice acquisto degli indici. Curiosamente, gli approcci religiosi non hanno fatto male ai rendimenti. Anzi, nel cado dell'indice islamico che depura l'S&P 500, è riuscito a battere l'azionario Usa tradizionale negli ultimi 5 e 10 anni. Il ritorno assoluto dell'indice S&P 500 Sharia, nel decennio avrebbe generato un ritorno annualizzato superiore a quello dell'S&P 500 dell'1,33% (14,34% annualizzato contro 13,01%). In questo senso la legge islamica si sarebbe rivelata una migliore guida alle performance di tanti megatrend che, come performance, hanno fatto fiasco. Uno su tutti, l'energia pulita, con un ritorno assoluto annualizzato pari solo al 3,76% nello stesso decennio osservato primo.
E l'indice cattolico? Negli ultimi cinque anni sarebbe stato sostanzialmente in linea con l'S&P 500 tradizionale, con un lieve ritardo finale di circa tre punti percentuali.