Nell’ultimo mese i mercati finanziari hanno impartito diverse lezioni agli investitori e operatori di borsa. Anzitutto sono imprevedibili perchè non basta una sola notizia, a indirizzarli verso una meta specifica.
I mercati sono come un’intelligenza comune che prova sempre a mettere negli asset di investimento tutte le notizie accessibili. Ma l’eterogeneità di questa elaborazione, mista alle emozioni umane, è talmente complessa che occorre capire che i mercati non pensano in termini di causa/effetto; cioè: scoppia un conflitto quindi vendo tutto.
I mercati cioè metabolizzano un’infinità di dati e informazioni che un singolo individuo non può pronosticare ed ora sono stretti nella morsa della volatilità come conferma l’escalation dell’indice della paura, il VIX. Quello che stiamo vivendo è un periodo insolito, in cui si stanno accentrando molteplici situazioni nuove , molte delle quali particolari. C’è l’inflazione che morde ancora , ci sono i dazi di Trump, c’è l’emergenza delle materie prime in alcune aree del Vecchio Continente. Questo periodo può essere paragonato ad una marea capace di portarci lontano oppure rappresentare l’attimo giusto per capire come sia indispensabile pianificare attentamente gli investimenti.
Cosicché un’altra lezione che può derivare dalle recenti volatili sedute è che un attento risparmiatore non deve compiere mosse difensive durante i picchi di volatilità. In questi momenti è la paura a modellare il portafoglio, non la ragione. E la paura non fa rima con guadagno. In difesa si opera prima del tempo, quando cioè la volatilità è tenue e i costi delle assicurazioni da includere in un portafoglio diversificato sono bassi.
Parallelamente, le fasi di alta volatilità possono rappresentare ghiotte occasioni per gli investitori più preparati per approfittare dell’ottusità che permea il mercato in queste fasi. Infatti, presi dalla paura, nelle fasi di una veloce correzione si tende a vendere tutto, sia titoli dai buoni fondamentali quanto quelli già valutati più che correttamente.
Così, per gli investitori più ‘maturi’, queste fasi possono costituire una discreta opportunità per programmare ingressi progressivi in quegli asset con buone aspettative, i primi a riprendersi non appena il ciclone sarà passato, magari con una preferenza per i mercati emergenti che oggi trattano a sconto, affidandosi sempre e comunque a una consulenza professionale.
Qualcuno pensava che i mercati azionari potessero crescere all’infinito? Si sbagliava. O che l’inflazione fosse un lontano ricordo? O che le guerre potessero essere cancellate? Ma se sappiamo tenere i piedi ben saldi per terra e se disponiamo di una buona consulenza finanziaria , queste fasi rappresenteranno delle occasioni straordinarie, piuttosto che infausti periodi dai quali faremo fatica a riprenderci. Ma per poter comunque cogliere le occasioni che il mercato ci presenterà è sempre buona norma detenere un pò di liquidità, da utilizzare al momento opportuno.
Domande frequenti su Guadagno non fa rima con paura
L'articolo sottolinea l'imprevedibilità dei mercati finanziari, spiegando che non reagiscono in modo lineare a singole notizie. Questa imprevedibilità deriva dalla complessa interazione tra informazioni, emozioni umane e l'eterogeneità degli operatori.
I mercati finanziari elaborano le informazioni come un'intelligenza collettiva, cercando di incorporare tutte le notizie disponibili nei prezzi degli asset. Tuttavia, questa elaborazione è influenzata da fattori umani ed emotivi, rendendo il processo tutt'altro che razionale.
L'articolo avverte che i mercati 'non pensano' in modo logico e prevedibile. Gli investitori devono quindi essere consapevoli della complessità e dell'influenza delle emozioni nel determinare i movimenti di mercato.
L'articolo fa riferimento all'ultimo mese come periodo in cui i mercati finanziari hanno fornito importanti lezioni agli investitori e agli operatori di borsa.
Il paragone con un'intelligenza comune si riferisce alla capacità dei mercati di aggregare e riflettere una vasta gamma di informazioni. Tuttavia, a differenza di un'intelligenza razionale, questa 'intelligenza' è soggetta a distorsioni emotive e comportamentali.