Women in finance è un’associazione dell’Università Bocconi che supporta le giovani donne che intendono intraprendere un percorso nel mondo (maschile) della finanza
Giada Zhang: “Essere un bravo manager significa saper innovare in modo veloce e nei momenti giusti. Ma anche vedere nella diversità una risorsa da cui partire”
Dopo aver lavorato per anni con i canali classici della grande distribuzione, Mulan Group ha lanciato nel pieno del primo lockdown un nuovo canale di direct to consumer con box in grado di portare l’esperienza asiatica nelle case degli italiani (un business che oggi pesa il 7% del volume totale). “Essere un bravo manager significa saper innovare in modo veloce e nei momenti giusti”, spiega la founder. Ma un bravo manager, aggiunge, è anche “colui che, come un direttore d’orchestra, riesce a unire tutti gli strumenti e a permettere che i musicisti suonino allo stesso ritmo e la stessa armonia. È quello che cerchiamo di fare in azienda ogni giorno, tentando di unire tutte le persone del team, tirando fuori la parte migliore di loro e facendo in modo che vadano tutti verso la stessa direzione e la stessa mission aziendale”.
Senza dimenticare, poi, la costante della diversità. “La parità di genere mi è sempre stata molto a cuore, un po’ perché vengo da questa famiglia di origini asiatiche dove spesso la figura femminile è meno importante rispetto a quella maschile, un po’ perché ho sempre dovuto scontrarmi con una società che, soprattutto nel settore finanziario, non lascia spazio alle donne”, racconta. “Women in finance è un’associazione che supporta le ragazze con il miglior potenziale in Italia che intendono intraprendere un percorso in questo settore. Dà loro una spinta in più (che spesso può essere anche solo un po’ di fiducia in sé stesse) ma anche strumenti di formazione e, soprattutto, occasioni di community e network. Ogni mese organizziamo un pranzo con una top manager della finanza per ispirare le nuove generazioni”. Ma cosa consigliare oggi a una giovane donna agli albori della propria carriera? “Le direi che non importa l’azienda per cui lavora e non importa il settore, ma quello che conta è che, quando inizierà, dovrà assolutamente avere accanto un capo, un manager o un supervisore che possa fare la differenza. All’inizio siamo tutte delle spugne vuote e da riempire, e quello che assorbiamo è fondamentale, perché andrà a formare quello che saremo professionalmente un giorno. È questo quello che differenzia le manager di successo: le persone di cui si sono circondate, che hanno insegnato loro qualcosa e che le hanno accompagnate lungo il loro percorso di crescita”.