Quando si decide di mettere a punto una strategia filantropica si cerca di dare risalto ai valori della famiglia. Aspetto che rappresenta anche il punto di partenza di qualsiasi passaggio generazionale
Altro punto da non sottovalutare è la partecipazione di tutti i membri di una famiglia, nella realizzazione dello scopo finale
Secondo lo studio, il 31% degli intervistati ha affermato di contribuire attivamente al benessere della società in cui vive. Questo mostra come nella maggior parte dei casi la filantropia è vista come un intervento ad hoc e non considerato come parte di una strategia più in generale. Il non formalizzare queste azioni all’interno di un quadro più organico può essere legato, secondo il report, alla percezione che molte famiglie hanno. Pensano infatti essere troppo piccole per potersi dedicare alle attività di filantropia. Questa concezione è legata ad una visione del tutto sbagliata della donazione. Molto spesso si pensa che solo patrimoni come Bill Gates possono aprire la loro fondazione e dedicarsi alle attività filantropiche. Ma non è così. La donazione non riguarda solo grandi sfide globali, ma si concentra anche su obiettivi più “piccoli” e alla portata delle famiglie benestanti. La pandemia per esempio ha fatto emergere come ci siano molte più disuguaglianze rispetto a quanto si pensasse. E questo ha portato a varie iniziative locali. Gli enti di beneficienza che possono dare aiuto in questo contesto sono molto importanti. E se già prima dello scoppio del Covid-19 si era pensato ad una strategia filantropia ci si è trovati avvantaggiati nello scoppio della pandemia.
L’avere una strategia filantropica dietro non è solo importante per muoversi rapidamente quando scoppia una crisi, ma risulta essere anche un alleato nella pianificare il passaggio generazionale. Come? Quando si decide di mettere a punto una strategia filantropica si cerca di dare risalto ai valori della famiglia. E questi sono anche il punto di partenza di qualsiasi passaggio generazionale.
Altro aspetto da non sottovalutare è la partecipazione di tutti i membri di una famiglia, nella realizzazione dello scopo finale. Non solo la generazione successiva, ma anche i membri della famiglia che non sono necessariamente orientati finanziariamente e che potrebbero non aver avuto un ruolo in passato. In questo modo, la definizione di una strategia filantropica può riuscire anche a sbloccare nuove potenzialità all’interno di una famiglia, consentendo di coinvolgere membri che fino a quel momento erano stati esclusi perché non “interessati” al lato puramente finanziario della famiglia.