Calare un modello locale e diretto in un contesto di mercato sempre più globale e innovativo. È la sfida raccolta da Euromobiliare Asset Management sgr, la società di gestione del risparmio del Gruppo
Credem, che per competere con i grandi player internazionali in uno scenario sempre più complesso ha messo a punto una strategia innovativa di crescita, basata su particolari accordi di collaborazione. Ce la racconta Luca Molesini, da 25 anni nel Gruppo Credem e da qualche mese alla guida del Team Business Strategy & Development.
Qual è la visione strategica della società per crescere nei prossimi anni?
Il mercato del wealth management è ricco di opportunità di sviluppo e la qualità della relazione con il consulente, il brand e la reputazione saranno aspetti sempre più importanti. In quest’ambito per rimanere competitivi in un contesto globale dominato da grandi player in continua espansione, Euromobiliare AM sgr ha deciso di intraprendere una strategia basata su accordi stabili di wealth management con l’obiettivo di continuare ad agire in ambito domestico con una prospettiva globale. Una collaborazione che si distingue dalle classiche deleghe di prodotto perché ragioneremo su azioni di ampio spettro come lo sviluppo prodotti, il marketing e la comunicazione, l’innovazione e la formazione, dove esperienze, non domestiche, possono riservarci molti spazi in termini di idee e crescita di competenze.
Può dirci come sta andando e cosa avete fatto?
Il primo di questi accordi è stato siglato quest’anno con Franklin Templeton. Abbiamo iniziato a collaborare a maggio 2023 partendo dalla creazione di prodotti su determinate asset class in cui il partner ha molte competenze, quali i mercati emergenti
e gli Stati Uniti. Negli ultimi mesi abbiamo avuto una contaminazione reciproca non solo a livello di prodotti ma anche nell’organizzare eventi formativi per le nostre reti. Stiamo ottenendo ottimi risultati in termini di engagement e contenuti e questo ci aiuta a pensare in grande per i prossimi passi.
Come mai avete scelto di intraprendere questa strategia?
Quello che ci caratterizza da sempre è la nostra dimensione. In questo mercato fatto di giganti, siamo un player con una forte caratterizzazione locale. Questo ci consente di adattarci rapidamente al cambiamento cercando di offrire le migliori soluzioni per i nostri clienti e alle reti commerciali del Gruppo Credem. In quest’ottica abbiamo iniziato un percorso che ci consenta di evolvere la logica “di prodotto”, verso una logica più consulenziale di portafoglio, in grado di rispondere alle esigenze sempre più ampie della clientela. L’obiettivo è quello di ottimizzare la nostra gamma e supportarla con specialisti, per renderla in grado di supportare ancor meglio il lavoro dei consulenti. Per farlo dobbiamo ampliare la copertura delle asset type, ed è qui che entrano in gioco gli Stable Wealth Agreement.
Come funziona quindi questa logica?
Siamo sul mercato da 40 anni, in Euromobiliare AM sgr ci sono dei prodotti di eccellenza che si sono dimostrati capaci di portare valore nel tempo ai nostri clienti. In particolare mi riferisco ad esempio al mercato europeo e a quello italiano, che conosciamo in modo approfondito. Per questo le nostre competenze “core” rimarranno sempre in house così come lo sviluppo prodotti e tutto quello che riguarda il presidio dei rischi. In sintesi, la nostra governance rimane interna alla società. I nostri partner ci aiuteranno in settori specifici, con particolare riferimento ai mercati emergenti, agli Stati Uniti che citavo, ma anche al mondo della tecnologia, al
tema della sostenibilità e dei private assets. Grazie a questa stretta collaborazione costruiremo una gamma completa che garantirà alle nostre reti e ai nostri clienti un modello innovativo capace di rispondere velocemente e con un expertise internazionale a tutti i bisogni.
Avete strutturato un processo di valutazione per le società che inizieranno a collaborare?
Certo, abbiamo deciso di standardizzare un processo con il quale validare le società. Una due diligence molto approfondita che parte da un’analisi comparativa dei modelli di business e delle direttrici di crescita che hanno intrapreso. Naturalmente non dimentichiamo il fattore umano, la comunanza dei valori e la volontà di collaborare attivamente e in modo aperto, che possiamo capire solo incontrando direttamente le persone coinvolte.
Qual è il ruolo del suo ufficio, il team Business Strategy & Development?
La squadra è composta da 15 persone tra colleghe e colleghi, professionisti nei loro ambiti che spaziano dalla product governance, al marketing, dalla comunicazione al supporto alle reti, passando per la gestione dei prodotti sul fronte rischio e sostenibilità. È un team unico e cruciale perché è il motore che tradurrà concretamente la strategia di cui abbiamo parlato. La nostra posizione ci permette di avere un contatto diretto con tutte le altre aree della società, dal team Futuro,
la unit dedicata al mondo della tecnologia, dati e innovazione, all’area legale, dall’area investimenti al corporate center. Non finisce qui: siamo il punto di contatto tra le nostre reti commerciali e l’azienda. Il fattore della vicinanza sia a Credem Banca che a Credem Euromobiliare Private Banking è una delle caratteristiche che ci rende differenti dai nostri competitor. Il nostro team è quindi in grado di seguire il prodotto partendo dall’analisi del benchmark, all’idea di nuovi strumenti facendo anche leva sul confronto con i distributori, alla nascita e alla successiva distribuzione, anche attraverso i nostri product specialist e governo successivo del prodotto. La governance quindi rimane centralizzata anche con l’adozione degli Stable Wealth Agreement così come il monitoraggio dei rischi.
Come rientra il tema della sostenibilità in questa nuova strategia?
Riteniamo che la sostenibilità sia una delle principali sfide del futuro e che il mondo della finanza debba giocare un ruolo primario. È una tematica che affrontiamo con grande rigore da molti anni, basti pensare che il primo prodotto ESG è stato lanciato nel 2014. Nell’ultimo anno abbiamo deciso di inserire alcune figure specializzate e totalmente dedicate, che aiuteranno a integrare ulteriormente le competenze già presenti in azienda. Inoltre il prossimo Stable Wealth Agreement, su cui stiamo lavorando, avrà un focus proprio sul mondo ESG, attraverso un partner che ci aiuterà a rimanere eccellenti anche in questo importante ambito.