Su quali temi e scenari il consulente finanziario deve calibrare i portafogli nel 2024? Un aiuto è arrivato ai cf dagli esperti di Eurizon, che ha tenuto il roadshow “Eurizon per voi” in tre tappe (Milano, Roma, Padova). Durante l’evento gli esperti della società di gestione del risparmio del gruppo Intesa Sanpaolo hanno infatti incontrato le principali reti di consulenti finanziari per delineare lo scenario macroeconomico, le prospettive per i mercati e le conseguenti strategie di investimento nei portafogli, fino a tratteggiare alcune rilevanti soluzioni d’offerta.
Le previsioni per il ciclo economico internazionale nel 2024
Dopo un 2023 di crescita, con risultati positivi su tutti i principali mercati finanziari, i gestori di Eurizon prevedono per il 2024 la prosecuzione del ciclo economico globale con un mix di crescita e inflazione finalmente stabilizzato, auspicando minori livelli di volatilità sui mercati (nonostante la geopolitica piuttosto calda).
“Entriamo nel quinto anno del post covid”
Il principale tema macro del 2023 era l’atterraggio di crescita e inflazione dopo le turbolenze della ripartenza post-covid. Tra le ipotesi in campo il rallentamento morbido (soft landing) ha prevalso rispetto alle previsioni di recessione (hard landing). Con l’avvio del 2024 siamo entrati nel 5° anno del ciclo post-covid, i dati macroeconomici ci dicono che il dibattito soft vs hard landing si può considerare concluso.
La questione dei tassi di interesse
Per il 2024 l’attenzione si sposta e il tema guida diventa “l’atterraggio dei tassi di interesse”. Con la stabilizzazione dell’inflazione viene meno la necessità di tassi di interesse delle Banche Centrali a livelli di emergenza. Le aspettative attuali sono per un calo dei tassi a breve tra la seconda parte del 2024 e la prima metà del 2025 e che il livello di atterraggio dei tassi BCE sia al 2,0%-2,5% e quello dei tassi Fed al 3,0%-3,5%. In entrambi i casi 200 punti base sotto i livelli attuali, ma ben lontani dai minimi del ciclo precedente.
Obbligazioni: le strategie Eurizon nel 2024
Le obbligazioni core appaiono interessanti in termini di rendimento a scadenza e potrebbero realizzare guadagni in conto capitale grazie al ribasso dei tassi ufficiali. La discesa attesa dei tassi favorirebbe i mercati del reddito fisso nel breve e medio termine, poiché il ciclo di allentamento monetario potrebbe essere ancora più importante rispetto a quanto suggeriscano le attuali valutazioni di mercato.
Prospettive favorevoli per i titoli del mercato del credito che sommano al flusso cedolare la possibile riduzione degli spread. La fine della restrizione monetaria è una notizia positiva anche per questa tipologia di obbligazioni che attualmente presenta tassi a scadenza e spread storicamente interessanti.
L’azionario nel 2024
Per i mercati azionari, dopo il recupero del 2023, le valutazioni appaiono meno attraenti, ma possono ancora dare soddisfazioni se sostenute da utili in crescita. L’investimento sull’equity in questo contesto privilegia un approccio che punti su più settori e strategie per cogliere le potenziali performance del mercato globale.
L’alto rendimento
Per quanto riguarda il mercato dell’alto rendimento, le aspettative sono che il tasso di default, dopo aver raggiunto il picco nel primo trimestre 2024, a fine anno sarà più basso dei livelli attuali. Sostenibilità e merito di credito possono apparire slegati, soprattutto con riferimento agli emittenti HY ma entrambi i fondi high yield di Eurizon sono soggetti a una policy esg stringente e accurata, prestando una particolare attenzione agli aspetti relativi alla governance degli emittenti.
Conviene davvero investire nei green bond?
Secondo gli asset manager di Eurizon, il mercato dei green bond permette di avere un ritorno finanziario unito a un ritorno di sostenibilità. Il primo fondo specializzato sui green bond gestito da una SGR italiana è stato lanciato da Eurizon nel 2018 e in pochi anni è diventato tra i più grandi in Europa, con un patrimonio a fine 2023 di oltre 1,3 miliardi di euro. Si tratta di un fondo diversificato a livello geografico, dove comunque prevale l’Europa perché è una delle punte di diamante della sostenibilità.
L’economia circolare
I fondi che puntano sull’economia circolare sono Eurizon Fund – Equity Circular Economy (cerca di massimizzare l’impatto dell’investimento nelle aziende che in ogni settore sono leader nella transizione circolare) e Eurizon Fund – Sustainable Global Equity, fondo che cerca di massimizzare l’impatto dell’investimento nelle aziende che in ogni settore hanno maggiore esposizione all’agenda di crescita sostenibile perseguita dai governi delle principali economie globali.