Sebbene gli Etf tematici abbiano subito l’impatto negativo di un contesto macro incerto, l’adozione di queste strategie appare ancora agli inizi. I dati evidenziano come alla fine di settembre 2023, gli Etf tematici rappresentavano appena l’1,1% dei 7.200 miliardi di dollari di AUM dell’industria USA degli Etf In Europa, gli Etf tematici UCITS rappresentavano il 2,2% degli AUM totali del settore, pari a 1.500 miliardi di dollari. Non va però confuso il basso livello di adozione con la mancanza di interesse: solo 5 anni fa, l’AUM aggregato degli Etf tematici in Europa e negli USA era di circa 25 miliardi di dollari, mentre oggi siamo a circa 110 miliardi di dollari.
We Wealth ha interpellato Pedro Palandrani, Director of Research di Global X, per fare il punto sugli Etf tematici e su quali singoli temi potrebbero essere sotto i riflettori il prossimo anno. “In vista del 2024, un rallentamento del mercato potrebbe rappresentare un’opportunità per un ingresso a valutazioni più interessanti in Etf tematici con forte potenziale di crescita”, asserisce Pedro Palandrani. “Inoltre – prosegue il Director of Research di Global X – la fine del ciclo di rialzo dei tassi d’interesse potrebbe dare modo ai multipli di tornare a salire. Negli ultimi quattro cicli di rialzi dei tassi, il rapporto prezzo-utili (P/E) forward dell’S&P 500 è aumentato in media del 15% nell’anno successivo all’ultimo rialzo”.
Tre temi per il 2024
Guardando ai singoli temi, per il 2024 Global X evidenzia 3 temi in particolare:
Data Center
Si prevede che la domanda di servizi di data center continuerà a crescere molto nei prossimi anni, spinta dall’adozione del cloud computing, dei big data e dell’intelligenza artificiale. L’offerta di data center è limitata dagli elevati costi di costruzione e manutenzione. Si prevede che questo favorisca alti tassi di occupazione e potere di determinazione dei prezzi per gli operatori. Inoltre, gli asset dei data center sono relativamente a prova di inflazione, in quanto la domanda di servizi di data center non è sensibile alle flessioni economiche quanto altri tipi di asset.
Sviluppo infrastrutturale USA
Lo sviluppo, la costruzione e la manutenzione delle infrastrutture statunitensi sono stati sostenuti dalle autorità sin dall’approvazione dell’Infrastructure Investment and Jobs Act nel 2021. Oltre 280 miliardi di dollari di finanziamenti sono stati distribuiti ai governi locali. Questi fondi vengono utilizzati per sostenere un’ampia gamma di progetti, tra cui strade, ponti, trasporti pubblici, banda larga e acqua pulita. E si tratta ancora soltanto di una frazione dei 1.200 miliardi di dollari complessivi autorizzati dalla IIJA. Insieme alla legge CHIPS e all’Inflation Reduction Act (IRA), questo porterà le società di sviluppo delle infrastrutture a godere di entrate notevoli nei prossimi anni.
Idrogeno
Nei prossimi anni l’industria dell’idrogeno potrà offrire notevoli opportunità di crescita, grazie alla convergenza di un crescente sostegno politico, all’avanzamento e alla scalabilità di alcune tecnologie chiave e all’aumento dei capitali dedicati al settore. In particolare, il sostegno politico per l’idrogeno verde e blu è aumentato in modo significativo negli ultimi due anni, dato che l’idrogeno a basse emissioni di carbonio ha il potenziale per essere uno strumento vitale di decarbonizzazione in settori ad alta intensità di CO2 come l’energia, i trasporti, l’industria, gli edifici e l’agricoltura. A metà ottobre, l’amministrazione Biden-Harris ha annunciato sette hub regionali per l’idrogeno pulito che sono stati selezionati per ricevere complessivamente fino a 7 miliardi di dollari di finanziamenti. Inoltre, si prevede che i sette hub selezionati contribuiranno a catalizzare oltre 40 miliardi di dollari di investimenti privati. Il finanziamento mira ad accelerare lo sviluppo di un’industria nazionale dell’idrogeno pulito, con l’obiettivo di produrre più di tre milioni di tonnellate di idrogeno pulito all’anno.