Nel nostro Paese c’è una scarsa conoscenza sia dei termini base che dei singoli prodotti assicurativi
A complicare il quadro italiano ci pensa anche il 68,7% delle persone che ritiene di non aver bisogno dei consigli dell’assicuratore
Ad influenzare il livello di conoscenza degli italiani è soprattutto il livello di scolarizzazione. A una maggiore scolarizzazione sono infatti associati livelli di conoscenza più elevati. E inoltre il mondo assicurativo è con conosciuto maggiormente dagli uomini rispetto che alle donne.
“In tema di prodotti assicurativi è stata riscontrata una divaricazione fra l’affermazione di conoscerli e la reale conoscenza. L’“overconfidence” varia a seconda delle polizze: va da più di dieci volte nella temporanea caso morte, a quattro volte in quella infortuni, a tre volte di quelle di previdenza complementare e a due volte in media di quelle vita”, si legga dall’analisi.
A complicare ulteriormente il quadro italiano ci pensa anche il 68,7% delle persone che ritiene di non aver bisogno dei consigli dell’assicuratore né di doversi affidare a fonti informative esterne. “Questo eccesso di fiducia nelle proprie capacità può indurre l’assicurato a scelte tendenzialmente poco efficaci ed efficienti. Vi è in sostanza una errata percezione del proprio livello di alfabetizzazione assicurativa”, spiega l’Ivass.
La fiducia
La fiducia verso la compagnia o l’intermediario non è l’unico elemento che influenza le scelte dei consumatori. Questo elemento, che influisce sulle scelte assicurative, diminuisce all’aumentare della scolarizzazione e nei grandi centri urbani.
Avversione al rischio
Dall’indagine è inoltre emerso come più elevato è il livello di istruzione, maggiore è l’avversione al rischio. Inoltre, questa caratteristica è più marcata nei giovani e nel Nord Est.
Nonostante ciò gli intervistati, timorosi dei rischi, non accedono alle relative coperture. Per il 76,7% degli intervistati i timori più pesanti sono i problemi di salute per malattie o infortuni. Ma a questo non segue una sottoscrizione di una polizza malattia. Fatta solo dal 10,6% degli intervistati.
Ad analoghe conclusioni si giunge anche in merito alla paura di calamità naturali. Anche se è maggiore al Sud e nelle Isole rispetto al Nord, è proprio al Nord che si riscontra una maggiore percentuale di sottoscrizione di queste polizze (circa 20% contro il 4,1% al Sud e il 3,5% nelle Isole).
Comprensione assicurativa
In questo caso la ricerca intende la “capacità di individuare i corretti collegamenti logici tra concetti in ambito assicurativo”. Questa è più elevata per gli uomini e per la popolazione ricompresa nelle fasce di età 18-34 anni e 35-54 anni ed è positivamente correlata con il livello di scolarizzazione.