Con una normativa “business friendly”, San Marino attrae nuove imprese e Hnwi stranieri interessati a investire nel territorio
La piccola Repubblica di San Marino, può rappresentare un volano di crescita per le aziende italiane che desiderano internazionalizzare o per i soggetti interessati a istituire un Trust
Ebbene, l’interessante incontro organizzato dall’Aidc, è il pretesto per approfondire il framework normativo ed istituzionale sammarinese, al fine di comprendere in che modo, la piccola Repubblica che si sviluppa sul Monte Titano, può rappresentare un volano di crescita per le aziende italiane che desiderano internazionalizzare.
A tal proposito, We Wealth ha chiesto a Paolo Gaeta, professionista di consolidata esperienza in materia di trust e con competenze nell’ambito della pianificazione patrimoniale e tributaria, per quale ragione, a suo avviso, un imprenditore o un Hnwi italiano dovrebbe considerare l’opportunità di effettuare investimenti o orientare i propri affari nella Repubblica di San Marino.
È perciò un mito da sfatare quello che porta molte persone, a torto, a considerare San Marino alla stregua di un paradiso fiscale?
“E’ un pregiudizio destinato a perdere sempre più di attualità a vantaggio degli imprenditori più giovani e dinamici. In questo ultimo decennio San Marino ha raggiunto standard di compliance internazionale molto alti, le Convenzioni contro le doppie imposizioni sono tante ed in continuo aumento, con importanti novità alle porte.
San Marino per gli organismi internazionali ha raggiunto un alto livello di efficacia nell’attuazione delle politiche nazionali di lotta contro il riciclaggio di denaro e il finanziamento del terrorismo e in materia di coordinamento, intelligence finanziaria, confisca, indagini e procedimenti penali per finanziamento del terrorismo, scambio di informazioni fiscali. A tutto questo si affiancano norme locali per le imprese e per le persone fisiche straniere innovative e una velocità di adeguamento alle novità, per esempio nel settore di digital asset, che dimostrano come San Marino meriti molta attenzione da parte degli imprenditori e PMI italiane. Alcuni settori, come l’innovazione digitale, non risentono delle dimensioni di uno Stato. Quello che avviene da anni nel distretto di Silicon Wadi di Tel Aviv è un esempio incredibile, uno dei migliori posti al mondo per le high-tech start up company”.
Nel corso dell’incontro si è posto l’accento sul fatto che San Marino riconosce il trust come soggetto tributario autonomo e vanta una Corte per il trust, composta da giudici altamente specializzati. Ci può dire di più sulle peculiarità, sui vantaggi e le opportunità dell’istituto del Trust a San Marino?
“San Marino ha una legge sul trust considerata da specialisti internazionali ottima. Secondo la mia esperienza, per gli italiani interessati al trust è nel 60% dei casi eccellente e nel restante 40% da valutare con attenzione. E’ l’unica legge scritta in italiano, è pensata per chi vive nel mondo di diritto civile, prevede alcune regole di elevata garanzia per i beneficiari e disponenti che altre leggi non hanno.
La fiscalità del trust residente a San Marino prevede che il trust è soggetto fiscale autonomo con una tassazione del 12,75%, oppure su opzione del 1,7%, riconosciuto come ente dalla Convenzione contro le doppie imposizioni con l’Italia. Questo rappresenta un vantaggio rispetto ai trust residenti in Italia non solo di livello di tassazione, ma anche di stabilità del rapporto.
Un unicum è l’esistenza della Corte per i Trust, tribunale specializzato formato da sette giudici di varie nazionalità (la Corte è stata presieduta dal prof. M. Lupoi oggi dall’avv. A. Vicari) alla quale possono accedere, domiciliandosi presso un collega sammarinese, anche gli avvocati italiani; la Corte ha fascicoli informatizzati che rende limitata la presenza sul territorio a una o due udienze. Il giudice per il trustee è un elemento fondamentale di completamento e supporto oltre che di garanzia per i beneficiari, di cui in Italia si paga l’assenza”.
È un dato di fatto che in virtù della sua posizione geografica di Stato enclave della Repubblica Italiana, e alla luce delle antiche relazioni istituzionali, economiche, sociali e culturali fra San Marino e l’Italia vi sia un rapporto, per così dire, elettivo. Esistono delle misure di favore per gli imprenditori che decidono di investire nel territorio della Repubblica di San Marino o che sono soci di una società sammarinese?
“La San Marino di oggi è un’opportunità per l’Italia e le sue imprese e questo dovremmo essere tutti disposti a comprenderlo meglio. La Repubblica del Titano deve compiere ancora strada per implementare il processo di irrobustimento delle sue strutture e renderle sempre più idonee ed efficienti per supportare le imprese tradizionali e innovative, ma si sta andando nella direzione giusta. Nel settore tributario la Convenzione contro le doppie imposizioni tra Italia e San Marino e quelle tra San Marino e numerosi alti Stati sono un supporto fondamentale per consentire ad imprenditori italiani di localizzare una società a San Marino, soprattutto in ambito innovativo.
Il combinato disposto dalle norme societarie, fiscali e per le persone fisiche apre l’opportunità per i soci stranieri di società locali di ottenere la residenza fiscale a San Marino. E’ evidente che qualora un cittadino straniero intendesse costituire una società a San Marino e radicarsi sul territorio tanto da diventarne residente, si troverebbe con una situazione tributaria personale sorprendentemente positiva. Come anche il pensionato cittadino straniero che da residente è soggetto ad una aliquota “Irpef” del 6%”.
San Marino offre un contesto normativo e operativo favorevole all’innovazione. Si pensi, ad esempio, al San Marino Innovation – Istituto per l’Innovazione della Repubblica di San Marino SpA. Ce ne può parlare? Sono previste anche agevolazioni fiscali?
“L’istituto per l’innovazione è il pivot per gli imprenditori innovativi che desiderano costituire una startup. Le norme previste per agevolare la nascita di società ad alto contenuto innovativo, pensiamo a quelle che operano con l’utilizzo del registro blockchain per il quale è prevista una normativa dedicata, consentono di poter avere un regime fiscale di sostanziale esenzione per la società, l’opportunità per il socio e l’amministratore della società di ottenere la residenza a San Marino e l’esenzione dalla tassazione delle plusvalenze in caso di cessione delle quote. Se San Marino implementa ulteriormente l’infrastruttura tecnologia, come si appresta a fare, per una start up high tech company che opera in ambiente blockchain e digital asset è una localizzazione da valutare bene”.