Il calendario del banker, 9-13 dicembre 2024

Ritornano in scena le banche centrali: la prossima settimana l’evento cruciale sarà la decisione della Banca centrale europea di giovedì, che potrebbe optare per un taglio prudente di 25 punti base o una revisione più sostanziosa da 50 punti base, che al momento appare molto meno probabile. La nuova accelerazione nell’andamento dei prezzi a novembre (al 2,3%) ha riacceso le divisioni interne al board, con dichiarazioni dei falchi che hanno preparato il terreno a un taglio della stessa ampiezza rispetto ai precedenti. Questa considerazione sembra prevalere, nonostante alcuni segnali di rallentamento economico, come l’ulteriore caduta dell’indice Pmi manifatturiero dell’Eurozona in territorio ampiamente negativo (45,2 punti a novembre).

Oltre all’Eurozona, l’attenzione si concentra sull’inflazione Usa, dalla quale ci si aspetta di osservare ulteriori conferme di stabilizzazione dei prezzi, nonostante il rischio di un a foga dei consumi dovuta all’anticipazione di possibili dazi futuri. Il membro del Fomc Christopher Waller ha già messo le mani avanti in una intervista dei giorni scorsi, affermando che “nel caso in cui i dati” che anticiperanno la riunione del 17-18 dicembre “sorprenderanno in un modo da rendere sbagliate le nostre previsioni sul rallentamento dell’inflazione e sulla solidità moderata dell’economia, allora io sarei a favore di mantenere invariato il tasso di policy”.

Degni di attenzione, per chi avesse diversificato in franchi svizzeri anche la decisione sui tassi della Snb (giovedì mattina). Sul fronte delle trimestrali sono in calendario, poi, due big come Broadcom e Costco.