L’investimento tematico sta guadagnando consensi anche nella gestione passiva. In Italia ci sono 230 Etf tematici, di cui ben 69 arrivati nel 2022 e 38 nel 2023. Lo scorso anno le masse gestite degli Etf tematici in Italia sono salite a 6,84 mld (+10,1% rispetto a fine 2022). Ne abbiamo parlato con Stefano Caleffi, Head of ETF Sales for Southern Europe di HSBC Asset Management.
Gli etf tematici che ruolo possono giocare nell’attuale contesto?
Il 2024 si delinea come un anno sfidante per i molteplici fattori che potranno condizionare l’andamento dei mercati. Dalla riduzione delle spinte inflazionistiche alle politiche monetarie delle principali banche centrali, passando per il rallentamento dei cicli economici delle economie sviluppate, gli elementi di incertezza per gli investitori sono molti ed interdipendenti. Tuttavia, allungando l’orizzonte temporale è evidente che, nonostante i fattori di incertezza, alcuni trend strutturali emersi negli anni scorsi – come la transizione energetica, la cyber-sicurezza e lo sviluppo dell’intelligenza artificiale – sono destinati crescere di importanza e ad avere nel lungo periodo un significativo impatto sull’attività economia globale e sulla performance di strategie di investimento. E’ quindi necessario per gli investitori continuare a prestare attenzione a questi trend e gli Etf tematici continueranno ad avere il medesimo ruolo svolto in passato: permettere investimenti trasparenti ed efficienti a cambiamenti strutturali di lungo periodo.
Le soluzioni tematiche possono giocare un ruolo strategico per gli investitori attenti alle sfide climatiche?
Le strategie tematiche svolgono un ruolo fondamentale per gli investitori attenti al cambiamento climatico. La sfida posta dal passaggio ad un modello economico net-zero abbraccia infatti un ampio numero di settori economici: utilities, titoli industriali, automotive ed il settore agricolo solo per citarne alcuni. Le strategie tematiche, che non si focalizzano su un approccio settoriale ma considerano titoli provenienti da un ampio numero di settori e caratterizzati prodotti o servizi a basso impatto carbonico, si allineano perfettamente alla natura di questa sfida. Oltre alle strategie ed ai loro criteri di costruzione, è ugualmente importante valutare le credenziali ed il track record dei gestori in termini di stewardship ed engagement con il management delle società in portafoglio su tematiche connesse ai rischi climatici.