Era solo ottobre quando, a proposito dei Btp, si parlava di un repentino calo di prezzo. I gestori di fondi, in particolare, avevano colto l’occasione per sottolineare come anche i Btp, il tipico investimento scelto dagli italiani poco propensi al rischio delle azioni, possano dimostrarsi investimenti che comportano perdite di denaro se si è costretti a venderli in anticipo sulla scadenza. Il mercato dei bond, però, è cambiato in fretta. Infatti, negli ultimi tre mesi (al 27 dicembre) il Btp decennale ha osservato un calo nei rendimenti da 130 punti base che implica, come per le altre obbligazioni, un aumento di valore.
In quest’ultimo caso, si tratta di una volatilità favorevole per gli investitori in Btp che, in molti casi, avranno la possibilità di incassare un profitto immediato se venderanno i titoli in anticipo. Da inizio anno, il Btp decennale ha visto un calo di rendimento pari a 1,2 punti percentuali: così, molte emissioni a lungo termine si trovano oggi ben oltre il prezzo di rimborso alla pari, ossia oltre 100. Il rendimento di mercato del decennale è sceso a un nuovo minimo al 3,463% – il livello più basso dall’agosto 2022.
Ad esempio, il Btp con scadenza al Novembre 2033, Isin IT0005544082, è attualmente a un prezzo di 107,75, grazie al recupero degli ultimi mesi (era sceso a quota 95 a metà ottobre). Un altro Btp, Isin IT0005560948, in scadenza nel marzo 2034 (inizio negoziazione 31 agosto scorso) è scambiato a quota 106,36.
Vendere prima? Una scelta personale
Per i possessori dei Btp in questa situazione di virtuale guadagno la scelta è se continuare a incassare la cedola (nei due esempi, rispettivamente, del 4,35% e 4,2% annuo) o portare a casa subito un guadagno in conto capitale del 7,75% e 6,36% lordi. Normalmente, i piccoli risparmiatori preferiscono mantenere fino a scadenza i propri titoli di Stato e lo stesso Tesoro italiano, quando mette a punto le emissioni riservate alle famiglie prevede un premio finale di rendimento per chi mantiene il titolo dall’emissione fino alla scadenza (premio fedeltà). Lo prevedono, ad esempio, i Btp Valore che hanno fatto parlare molto di sé quest’anno, con 17 miliardi raccolti solo nella seconda emissione avvenuta lo scorso ottobre. Chi avesse acquistato il Btp Valore con scadenza a ottobre 2028, potrebbe oggi incassare un rendimento lordo del 4,37%, un risultato non certo disprezzabile in meno di tre mesi. Rendere immediatamente disponibile il capitale investito sul Btp, con un profitto, potrebbe essere una scelta strategica interessante se si intende passare a una gestione più ambiziosa, incrementando le azioni in portafoglio.
Perché si è aperta questa finestra favorevole per i bond
La performance positiva dei Btp non è un fenomeno isolato: il mercato obbligazionario si è profondamente riposizionato in seguito alle ultime riunioni di Fed e Bce, dalle quali è emerso che i tassi d’interesse non saranno più innalzati, spostando definitivamente l’attenzione sul momento in cui questi ultimi inizieranno a scendere.
L’aspettativa di tassi d’interesse più bassi ha immediatamente spinto gli acquisti sui bond, concretizzando così il calo dei rendimenti e il conseguente aumento di prezzo dei titoli.
Il Btp decennale da inizio anno ha registrato un calo nei rendimenti da 116 punti base, il bonos spagnolo 80 punti base il bund tedesco di 65 punti base, mentre per il Buono del Tesoro americano il rally delle ultime settimane ha riportato i rendimenti agli stessi livelli di inizio 2023. Fra i principali titoli di Stato, i Btp con i loro rendimenti di partenza relativamente più elevati stanno aprendo un’opportunità di vendita con profitto particolarmente sostanziosa, rivelandosi un investimento vincente per chi si fosse mosso a inizio 2023.
A risultare sconfitti in questo scenario, in cui rendimenti scendono di pari passo con l’inflazione, sono i titoli indicizzati come il Btp Italia, la cui cedola andrà gradualmente a ridursi. Delle otto emissioni di Btp Italia attualmente scambiate su Borsa Italiana non ce n’è alcuna che abbia un prezzo al di sopra della parità (100): con il calo dell’inflazione nel Paese, il prossimo stacco di cedola, inoltre, si preannuncia poco generoso.
LE OPPORTUNITÀ PER TE.
Con tassi previsti in ribasso, come conviene investire?
L’Ia rappresenta un’opportunità di investimento?
Gli advisor selezionati da We Wealth possono aiutarti a trovare le risposte che cerchi.
TROVA IL TUO ADVISOR
Rendimenti, i gestori si posizionano per un ulteriore discesa
L’ipotesi dei gestori di fondi è che i rendimenti delle obbligazioni continueranno a scendere nel corso del 2024, con l’avvicinarsi dei tagli ai tassi da parte della Banca centrale europea e della Federal Reserve. Anche per questo, nelle ultime settimane, il posizionamento strategico dei professionisti è stato molto favorevole alle obbligazioni, con un ridimensionamento della componente del portafoglio detenuta in liquidità (ossia, in primo luogo, in titoli di Stato a brevissima scadenza), stando alle rilevazioni condotte da Bank of America nel suo ultimo sondaggio mensile. Se i rendimenti continueranno a scendere, il prezzo dei Btp continuerà ad aumentare accrescendo la tentazione di vendita.