Il Ministero dell’economia ha annunciato le nuove aste di Btp e Cct, che verranno offerti al pubblico per un controvalore massimo (al netto dell’asta supplementare) pari a 9,75 miliardi di euro.
In asta ci saranno tre Btp con scadenze 5, 7 (con vita residua di 5 anni) e 10 anni. A questi titoli si aggiunge un Ccteu a 7 anni.
Per prenotare l’acquisto c’è tempo fino al 26 marzo, presso gli sportelli postali o bancari, oppure tramite l’home banking abilitato alle funzionalità di trading.
Ecco i dettagli dei quattro titoli di Stato:
- Btp a 5 anni: terza tranche del titolo emesso i 1° marzo 2024 (Isin IT0005584849). Cedola al 3,35%.
- Btp a 7 anni (5 di vita residua): undicesima tranche del titolo emesso il 15 novembre 2022 (Isin IT0005519787). Cedola al 3,85%.
- Btp a 10 anni: terza tranche del titolo emesso il 1° marzo 2024 (Isin IT00055848556). Cedola al 3,85%.
- Ccteu a 7 anni: ottava tranche del titolo emesso il 15 aprile 2023 (Isin IT0005554982). La cedola è variabile sulla base del tasso Euribor a sei mesi maggiorato dell’1,15%. Le differenze fra Btp e Cct sono spiegate nel dettaglio in questo articolo.
Btp, cosa sapere sul rendimento effettivo
Il rendimento finale dei Btp non corrisponderà al tasso cedolare indicato sopra, ma anche dal prezzo di aggiudizazione del titolo in asta. E’ probabile che, alle attuali condizioni di mercato, il rendimento sarà più basso: ad esempio il rendimento effettivo dei Btp a cinque anni, alla chiusura di venerdì 22 marzo, è pari al 3,18% lordo annuo.
I titoli di Stato, come i Btp, godono di una tassazione ridotta su plusvalenze e cedole, pari al 12,5% (invece che al 26%).