Bper Banca archivia la prima metà dell’anno con ricavi in crescita del 4,1% a 2,758 miliardi di euro, con un secondo trimestre in accelerazione del 5,1% rispetto allo stesso periodo di un anno fa. L’utile sale del 2,8% a 724,2 milioni nel semestre.
Il titolo quotato a Piazza Affari non è partito bene, ma è salito di oltre l’1% nel corso del pomeriggio, pur restando nelle retrovie rispetto al rialzo del Ftse Mib, superiore a due punti alle ore 15 di mercoledì.
“Tra i principali driver dei ricavi totali nel secondo trimestre 2024”, ha dichiarato l’amministratore delegato Gianni Franco Papa durante la conference call, “vorrei evidenziare un margine di interesse resiliente nonostante tassi più bassi, un forte contributo delle commissioni nette, grazie alle commissioni derivanti da asset in custodia, asset under management e prodotti assicurativi non-vita; infine, un reddito da dividendi significativamente più alto, che è un fenomeno tipicamente guidato dalla stagionalità dei pagamenti dei dividendi nel secondo trimestre”.
“Vorrei anche sottolineare il forte miglioramento della produttività, con il rapporto tra ricavi netti e attività ponderate per il rischio che è aumentato dall’8,6% al 9,6% tra il primo trimestre 2023 e il secondo trimestre 2024”, ha aggiunto il numero uno di Bper.
Nel dettaglio dell’ultimo trimestre, il margine d’interesse è leggermente arretrato (-0,6%) rispetto ai primi tre mesi dell’anno, mentre le commissioni nette hanno mostrato un ulteriore incremento del 3,5% a 516 milioni. Complessivamente i ricavi del secondo trimestre sono aumentati del 2,6% sul trimestre e del 5,1% sul confronto annuo. “Sulla base dei progressi della banca, abbiamo rivisto la nostra guidance sul margine di interesse netto, portandola a stabile”, ha commentato Papa, “abbiamo anche rivisto la nostra guidance sul costo del rischio verso un outlook migliorativo. D’altra parte, la nostra guidance sui costi operativi è stata rivista leggermente al rialzo. Confermiamo la nostra guidance per il 2024 su tutti gli altri elementi”.
I conti di Bper | |||||
1S24 | S/S | 2T24 | T/T | A/A | |
Ricavi Totali | 2,758.1 | +4.1% | 1,396.9 | +2.6% | +5.1% |
di cui Margine di Interesse | 1,682.5 | +8.9% | 838.9 | -0.6% | +2.4% |
di cui Commissioni Nette | 1,014.7 | +4.0% | 516.0 | +3.5% | +7.6% |
Costi Operativi(1) | -1,395.9 | +4.2% | -706.6 | +2.5% | +4.8% |
Reddito Operativo Netto | 1,362.1 | +4.1% | 690.3 | +2.7% | +5.4% |
Accantonamenti per Perdite su Crediti | -175.1 | -34.1% | -81.7 | -12.6% | -34.9% |
Utile Ante Imposte (rettificato)(2) | 1,067.7 | +15.9% | 606.5 | +31.5% | +13.7% |
Utile Netto (rettificato)(3) | 697.7 | -1.0% | 388.5 | +25.6% | -6.1% |
Utile Netto (dichiarato) | 724.2 | +2.8% | 266.9 | -41.6% | -35.5% |
Il punto sulle commissioni e il Wealth
Le entrate commissionale di Bper in crescita sono state principalmente influenzate dagli afflussi verso il risparmio amministrato (AuC) e gestito (AuM), grazie alla domanda dei clienti per i titoli di stato italiani. Nel secondo trimestre, i ricavi dagli AuC ammontavano a 16 milioni di euro (in lieve calo) mentre quelli generati dal gestito sono saliti del 3,4% a 162,6 milioni. I ricavi del Wealth management, comprendendo anche le polizze è cresciuto a 216,3 milioni nel secondo trimestre, in rialzo del 2,6% rispetto ai primi tre mesi dell’ano.
In termini di masse, l’amministrato è rimasto stabile a 91,4 miliardi, mentre il gestito è cresciuto dai 67,3 miliardi del primo trimestre a 68,6 miliardi. Pressoché stabili le masse della componente assicurativa a 21,2 miliardi. “Le commissioni nette, queste mostrano un forte progresso, aumentando del 4% su base semestrale e del 7,6% su base annua. I principali contributori a questa forte performance sono state le robuste vendite di prodotti assicurativi non-vita di alta qualità [+49% nel secondo trimestre] e una buona progressione delle commissioni derivanti dagli asset under management”, ha affermato Papa, “le commissioni dai servizi bancari continuano ad essere il maggior contributore alle commissioni nette, ammontando a circa 170 milioni di euro, in aumento dell’1,2% trimestre su trimestre”.
“Le attività finanziarie totali sono cresciute del 6,3% su base annua, principalmente guidate dagli asset in custodia e dagli asset under management”, ha aggiunto l’ad di Bper, “con i principali driver sono stati la conversione dei depositi in asset in custodia e asset under management, grazie alla domanda dei clienti per titoli di stato e altri prodotti di asset management”.