Il ministero dell’Economia ha presentato la nuova emissione di Buoni ordinari del tesoro (Bot) a un anno di scadenza, che saranno venduti in asta il prossimo 10 luglio, per un controvalore massimo di 8 miliardi di euro.
Per prenotare l’acquisto ci sarà tempo fino al 9 luglio, e sarà possibile farlo attraverso il proprio home banking abilitato alle funzionalità di trading, oppure presso gli sportelli bancari o postali. Le caratteristiche del Bot sono quelle riassunte nella tabella sottostante.
Al momento di pubblicazione i titoli di Stato italiani a un anno di scadenza prevedono un rendimento del 3,48% lordo, che al netto della tassazione sulle rendite (al 12,5%) equivale a un profitto del 3,05%.
Bot | Caratteristiche |
Durata (giorni) | 367 |
Codice ISIN | Da attribuire |
Tranche | 1ª |
Data emissione | 12/07/24 |
Data scadenza | 14/07/25 |
Importo offerto (mln. €) | 8000 |
Bot, perché acquistarli (e per quali obiettivi)
I Buoni ordinari del Tesoro rappresentano una soluzione attraente per chi cerca un’alternativa alla giacenza sui conti correnti, in particolare quando si desidera mettere a rendimento parte del risparmio per un breve periodo di tempo. Questi strumenti finanziari, caratterizzati da una durata massima di 12 mesi, offrono un profilo di rischio contenuto rispetto ai loro “cugini” a lungo termine, i Btp.
La peculiarità dei Bot risiede nella loro struttura “a sconto”: gli investitori li acquistano a un prezzo inferiore al valore nominale di 100 euro, guadagnando sulla differenza al momento del rimborso. Questa meccanica li distingue dai Btp, che invece distribuiscono cedole periodiche.
Un aspetto che rende i Bot particolarmente appetibili è il trattamento fiscale agevolato: i rendimenti sono tassati al 12,5%, un’aliquota decisamente più vantaggiosa rispetto al 26% applicato su molti altri prodotti finanziari, compresi i conti deposito. Questo vantaggio fiscale amplifica l’attrattività dei Bot quando si confrontano i rendimenti lordi con altre forme di investimento.
La garanzia statale sul rimborso rappresenta un elemento in grado di offrire una particolare sicurezza per gli investitori più prudenti – per quanto lo Stato italiano non sia in assoluto fra quelli con le finanze più solide (in Europa la Germania è il punto di riferimento in questo caso). Inoltre, la breve durata di questi titoli contribuisce a minimizzare le oscillazioni di prezzo sul mercato secondario, riducendo i rischi in caso di necessità di vendita anticipata. Nonostante questa stabilità, i Bot non sono completamente immuni da fluttuazioni di mercato: in caso di disinvestimento prima della scadenza, non è garantito il recupero integrale del capitale investito, per quanto le probabilità di perdite significative siano di norma contenute.
Inserire i Bot in un portafoglio diversificato è una mossa molto comune, anche se è prefibile affiancarli ad altri titoli di Stato, per diversificare il rischio complessivo, soprattutto se si detengono già molti Btp.