Si avvia alla conclusione un 2023 segnato da un rinnovato entusiasmo legato al potenziale dirompente dell’innovazione tecnologica sull’onda della crescente attesa di un’adozione diffusa dell’intelligenza artificiale. Tra i più convinti assertori che quella attuale è solo una fase iniziale di un super ciclo tecnologico c’è in prima linea la vulcanica investitrice Cathie Wood. We Wealth ha incontrato proprio la founder, ceo e cio di Ark Invest per esaminare la portata potenziale di queste grandi trasformazioni.
Guardando all’ultimo decennio puntare l’innovazione tecnologica ha premiato più di ogni altro asset. Sarà così anche in futuro? Il materializzarsi di cambiamenti sempre più rapidi in che modo si ripercuote sulle strategie d’investimento?
In ARK crediamo che in questo momento stia avvenendo la più significativa trasformazione tecnologica della storia, e vogliamo consentire al maggior numero possibile di investitori di beneficiare di questa trasformazione. Dopo la crisi finanziaria, la maggior parte della gestione patrimoniale si è spostata verso gli investimenti passivi e i benchmark. A nostro parere, queste strategie non saranno in grado di cogliere appieno la portata di quest’era di cambiamento.
L’azionario quest’anno ha trovato sponda nell’euforia legata all’AI generativa e nella tenuta dell’economia di fronte alla stretta sui tassi. C’è da attendersi che l’appetito verso il rischio rimarrà elevato nel 2024 anche in caso di frenata economica?
Le incertezze economiche potrebbero indurre le banche centrali a riconsiderare la necessità di ulteriori rialzi dei tassi. Pertanto, anche in uno scenario economico difficile, gli asset growth potrebbero avere il vento a favore a causa di un cambio di rotta della Fed. Inoltre, l’adozione di nuove tecnologie spesso accelera durante i periodi di crisi, poiché le imprese e i consumatori modificano i loro comportamenti molto più rapidamente di quanto farebbero altrimenti.
Veniamo da 12 mesi di corsa a perdifiato dei titoli delle aziende più legate all’intelligenza artificiale. Quale tipologia di società guardare per chi vuole andare a caccia delle prossime Nvidia?
Molti investitori pensano di essere abbastanza esposti all’intelligenza artificiale attraverso le megacap tech, ma noi non siamo d’accordo, perché l’AI sarà altamente disruptive e potrebbe avere un impatto anche su alcuni di questi colossi. Secondo la nostra ricerca, inoltre, ogni dollaro speso per hardware AI potrebbe sostenere fino a 21 dollari di ricavi software. Per questo motivo, nei nostri portafogli ci siamo esposti in modo mirato a nomi orientati al software che, in base alle nostre ricerche, appaiono sottovalutati. Crediamo che i leader di quest’era di trasformazione saranno le aziende con una forte esperienza in un campo specifico e accesso a dataset unici. Ciò, infatti, consente di sviluppare modelli di AI specializzati – potenziati attraverso l’integrazione con modelli open-source – che portano a soluzioni innovative.
Lei ha reiterato nel tempo la sua view fortemente ottimista sul bitcoin e recentemente ha sottolineato le elevate sinergie che si potranno avere tra crypto e AI. Dove si aspetta possa arrivare il bitcoin?
Riteniamo che il caso di investimento a lungo termine di bitcoin si stia rafforzando. Nonostante un anno turbolento, i fondamentali sono migliorati e la sua base di holder è diventata più orientata al lungo termine. I nostri ultimi target, contenuti nel paper Big Ideas 2023, guardano al 2030, anno in cui il nostro scenario di base prevede un prezzo di 682.800 dollari.
Tesla è il simbolo della svolta elettrica, potrà esserlo anche in ambito intelligenza artificiale con Dojo e tutto ciò che è legato alla guida autonoma?
La strategia di integrazione verticale di Tesla e il supercomputer Dojo sono vantaggi competitivi fondamentali. Con le innovazioni nell’IA che migliorano le capacità della guida autonoma, Tesla è vicina ad essere la prima azienda a lanciare una vasta flotta commerciale di taxi autonomi, potenzialmente rivoluzionando la mobilità urbana e consolidando la sua posizione di leader nel futuro dei trasporti.
In Europa si discute molto sul divieto alle vendite di auto a combustione dal 2035, forse si sta trascurando la velocità con cui avverrà della transizione elettrica?
In base alla legge di Wright, prevediamo che da qui al 2027 i prezzi dei veicoli elettrici scenderanno, e che le vendite aumenteranno di oltre 7 volte, ovvero del 50% all’anno. Pertanto, il passaggio alla mobilità elettrica potrebbe essere una transizione molto naturale. I maggiori rischi sono le strozzature nelle catene di fornitura, che potrebbero continuare a influenzare i prezzi e la velocità con cui le case tradizionali passano all’elettrico.
Cathie, la sua Ark Invest ha acquisito l’emittente Rize Etf aprendosi la strada per approdare sul mercato europeo con l’Ark Innovation Etf e gli altri vostri prodotti di punta. Perché questa scelta? Non è un rischio visto che in Europa gli etf attivi sono ancora poco diffusi?
Cercavamo un partner per poter soddisfare la domanda delle nostre strategie da parte degli investitori europei, che rappresentano un quarto degli abbonati alla nostra ricerca. Siamo felici di aver trovato Rize perché culturalmente siamo allineati, con una forte attenzione alla ricerca e al futuro.
Per quanto riguarda gli etf attivi, crediamo che l’interesse ci sia. Quando abbiamo lanciato ARK negli Stati Uniti, la maggior parte dei consulenti non aveva mai sentito parlare di etf attivi e non credeva potessero funzionare. Oggi molti grandi gestori stanno passando agli etf attivi. Abbiamo dunque già dimostrato che funzionano, e quindi non dobbiamo combattere questa battaglia in Europa.
Rize Etf aveva un focus totale sugli etf tematici, cambierete qualcosa o ritenere che le strategie tematiche abbiamo un futuro interessante?
Riteniamo che le strategie passive e attive presentino vantaggi distinti e rispondano a esigenze diverse. Pertanto, l’attuale suite di fondi indicizzati di Rize Etf continuerà a essere distribuita, passando al prefisso “ARK”. L’essenza di Rize, ossia la dedizione agli investimenti tematici e sostenibili e la profonda esperienza nei prodotti sostenibili all’avanguardia, rimarrà al centro anche di Ark Invest Europe.
Articolo tratto dal n° di NOVEMBRE di We Wealth.
Abbonati subito qui per leggere ogni mese il tuo Magazine in formato cartaceo o digitale