Al tramonto del 2024, i gestori finanziari avevano almeno due convinzioni forti: con i tassi in calo, l’oro avrebbe perso appeal, mentre i dazi e il sostegno al made in Usa avrebbero favorito le azioni americane, rispetto a quelle europee. Al 25 febbraio, queste previsioni si sono scontrate con risultati inattesi: la guerra commerciale ha spinto l’oro in rialzo dell’11,6% da inizio anno, mentre l’abbandono geopolitico dell’Europa ha dato slancio alle azioni del Vecchio Continente. Corrette per il cambio con l’euro, le performance dell’S&P 500 e dell’S&P 350 Europe registrano rispettivamente +0,8% e +9,4%.
Ciò che sorprende di più è che il rally europeo potrebbe essere, paradossalmente, una conseguenza della politica americana. Come mostrano precedenti storici, dal periodo postbellico all’era di Reagan, non è raro che una ripresa economica inizi con un’impennata della spesa militare. La necessità di compensare il disimpegno degli Stati Uniti potrebbe spingere l’Europa a investire di più", scrive l'editoriale Heard on the Street del Wall Street Journal, aggiungendo che "la corsa alla difesa sta già costringendo le autorità a elaborare una strategia industriale".
Anche BlackRock ha riconsiderato le posizioni di inizio anno, migliorando il rating sull'azionario europeo da negativo a neutrale. "Pensiamo che gli Stati Uniti possano mantenere il loro vantaggio, anche se l'S&P 500 ha avuto un andamento inferiore fino ad ora quest'anno. Tuttavia, crediamo che l’Europa possa ridurre parte del divario nei rendimenti", si legge nell'aggiornamento. Con molte notizie negative già incorporate nei prezzi, anche la sola prospettiva di sviluppi positivi potrebbe sostenere il mercato. Tra i possibili fattori di spinta, BlackRock cita una de-escalation della guerra in Ucraina, che potrebbe ridurre ulteriormente i prezzi energetici, e un aumento della spesa per la difesa, dato che gli Stati Uniti hanno dichiarato che l’Europa non è più una priorità primaria in materia di sicurezza.
Nei giorni scorsi, la Commissione Europea ha ventilato l’ipotesi di una scappatoia dal Patto di Stabilità per escludere dal calcolo del deficit le spese militari. All'indomani della vittoria elettorale in Germania, Friedrich Merz, leader della Cdu e futuro cancelliere, ha avviato colloqui con i socialdemocratici per approvare rapidamente fino a 200 miliardi di euro di spesa straordinaria per la difesa, ha riferito una fonte riservata citata da Bloomberg. Si tratterebbe del doppio dei 100 miliardi stanziati dal cancelliere uscente Olaf Scholz dopo l'invasione russa dell'Ucraina, un piano che aveva già fatto decollare le azioni del settore.
Il principale ostacolo ai piani di Merz è la crescita, in parlamento, di una minoranza di blocco rappresentata da Alternativa per la Germania, che potrebbe impedire la revisione costituzionale necessaria per allentare i vincoli alla spesa pubblica. Una possibile via d’uscita, non priva di rischi politici, sarebbe far votare il superamento del vincolo costituzionale dal Bundestag uscente, prima dell’insediamento del nuovo parlamento, previsto per il 24 marzo.
Ragioni per tornare in Europa
Oltre ad avere multipli più contenuti rispetto alle controparti americane, il mercato europeo potrebbe beneficiare di un nuovo ciclo di politiche industriali. Il piano presentato a settembre dall'ex premier Mario Draghi ha individuato diversi settori strategici su cui l’Europa dovrebbe facilitare investimenti su larga scala, dalle auto elettriche ai semiconduttori, fino all’energia e al cloud computing.
Intervenuto all'Europarlamento a febbraio, Draghi ha sottolineato che "i cambiamenti avvenuti sono sostanzialmente in linea con le tendenze delineate" nel suo documento, ma che il senso di urgenza di avviare un cambiamento radicale "è diventato ancora più forte". L’amministrazione Trump, che ha indirettamente alimentato il rally dei titoli della difesa europei (+13,9% da inizio anno), potrebbe quindi spianare la strada a quell’autonomia strategica che Draghi aveva delineato nel suo rapporto, ma che sembrava mancare delle gambe politiche necessarie.