Da inizio epidemia le big tech hanno prediletto operazioni di investimento in startup piuttosto che acquisizioni dirette
Dalla realtà aumentata al fintech, passando per tecnologie come il cloud e l’Internet of Things, sono molte le aree dove le Famga si sono concentrate
Apple e Microsoft sono le società che finora sono state più attive sul lato M&A, mentre Google, Amazon e Facebook hanno finanziato startup soprattutto con sede in India
Cambio di strategia
Il numero delle società acquistate dalle big tech si è molto ridotto nel 2020. Cb insghts prevede che le operazioni di M&A con protagoniste le FAMGA saranno 33 quest’anno. Un calo marcato rispetto alle 46 operazioni concluse nel 2019 e alle 52 del 2017, che conferma un trend al ribasso delle acquisizioni. Trend al rialzo invece per i finanziamenti di nuove realtà tech. Questa tipologia di investimento è cresciuta moltissimo da inizio epidemia in termini di valore complessivo. Già il secondo semestre aveva battuto il record trimestrale, con 9 operazioni per un totale di 6,1 miliardi di dollari. Ma nel terzo semestre le big tech hanno investito ancora di più, finanziando società per un ammontare di 7,9 miliardi di dollari, più di quanto investito dalle stesse società in tutto il 2019.
Le acquisizioni delle FAMGA da inizio Covid
Il numero di operazioni si è ridotto, ma non la varietà di settori in cui queste società hanno investito. Dalla realtà aumentata al fintech, passando per tecnologie come il cloud e l’Internet of Things, sono molte le aeree dove le FAMGA si sono concentrate. Le società più attive sono state Apple e Microsoft, con rispettivamente 8 e 7 acquisizioni ciascuna. Tra le operazioni più importanti portate a termine dalla società di Tim Cook ci sono l’acquisizione di Dark Sky, app per le previsioni del tempo, Voysis, start-up per il riconoscimento vocale, e di Next VR e Spaces società operanti nello sviluppo della realtà virtuale. Microsoft ha invece puntato sulle tecnologie cloud e IoT, acquistando rispettivamente Affirmed Networks e Cyber X. Amazon, Facebook e Alphabet sono state infine più caute acquistando solo 1-2 società. Amazon ha comprato la compagnia di smart mobility Zoox, Facebook ha puntato su Mapillary, startup di mappatura digitale mentre Alphabet ha rilevato StratoZone, società che sfrutta la cloud migration.
Le big tech scomettono sull’India
Dal lato del finanziamento di startup la società più attiva tra le big tech è stata Alphabet, la società madre di Google, partecipando da inizio epidemia in ben sei operazioni. Quattro di queste sono avvenute negli ultimi tre mesi, compreso l’investimento di 4,5 miliardi di dollari in Reliance Jio, il più grande operatore nelle telecomunicazioni in India. Tre mesi prima Facebook aveva investito nella stessa società 5,7 miliardi. Ma non sono solo Google e Facebook che guardano alle realtà tech indiane. Ben un terzo di queste operazioni hanno interessato startup con sede in India. Amazon ha investito in ottica fintech 3,8 milioni in BankBazaar e 15 milioni in Capital Float. Infine Microsoft, la più attiva sulle acquisizioni insieme a Apple, ha concluso solo 3 operazioni, mentre Apple non ha reso pubbliche le sue operazioni.