Azimut, utile quadruplicato in 10 anni: 382 milioni nel 2020

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Nel 2010 l’utile netto consolidato di Azimut era di 94 milioni, mentre il patrimonio totale gestito era di 16 miliardi. Ora i numeri sono quattro volte superiori: ed è record. Lo scorso anno, la società è stata una delle poche realtà finanziarie a distribuire il dividendo. E quest’anno farà altrettanto

Azimut è l’unico operatore di matrice italiana che, tramite una presenza internazionale distribuita su 17 paesi del mondo, opera sui mercati finanziari in tempo reale 24 h su 24

La società ha deliberato la distribuzione di un dividendo totale ordinario di 1 euro per azione, che rappresenta un dividend yield del 5,1% ai prezzi attuali

“Archiviamo il 2020 con un utile netto di 382 milioni di euro, dai 94 milioni di euro del 2010, segnando un nuovo record storico e con la soddisfazione di aver mantenuto le attese dei nostri clienti, ai quali abbiamo offerto un rendimento medio ponderato netto negli ultimi due anni del +14%, e dei nostri azionisti, i quali sono stati tra i pochi nell’anno passato a beneficiare di un dividendo e per i quali proporremo quest’anno in assemblea un’analoga remunerazione di 1 euro per azione”. Così Pietro Giuliani, presidente del gruppo Azimut, ha commentato i brillanti risultati realizzati dalla società attiva nel risparmio gestito.
Il 2020 si è chiuso per il Azimut, con oltre un miliardo di ricavi consolidati (esattamente 1.054 milioni), dato in lieve crescita rispetto a € 1.050 milioni del 2019, ma che rappresenta il record nella storia del gruppo. Nello stesso periodo, il reddito operativo consolidato è salito a 457 milioni (dai 445 milioni dell’anno prima) e l’utile netto consolidato è aumentato da 370milioni al nuovo record di 382 milioni.

Nello stesso periodo, la raccolta netta è stata di 4,5 miliardi. Un ruolo importante è ricoperto dal business estero, che oggi – considerando anche l’acquisizione di Sanctuary (Usa) completata a febbraio 2021 – rappresenta il 34% del patrimonio complessivo, con una contribuzione all’Ebitda di gruppo che ha raggiunto circa 59 milioni, mentre le commissioni nette si sono attestate a 147 milioni.

Ottimi risultati che hanno permesso alla società (una delle poche tra le realtà finanziarie) di remunerare i propri azionisti erogando dividendi ordinari per circa 138 milioni in cash. Mossa confermata anche per l’anno in corso, visto che il consiglio di amministrazione  ha deliberato di proporre all’assemblea dei soci, la cui convocazione è prevista per il 29 aprile, la distribuzione di un dividendo totale ordinario di 1 euro per azione, al lordo delle ritenute di legge, che rappresenta un dividend yield del 5,1% ai prezzi attuali e che sarà pagato interamente per cassa il 26 maggio, con stacco cedola il 24 maggio.

“Aver conseguito risultati straordinari in un contesto complesso come quello dell’anno scorso dimostra ancora una volta la forza del nostro modello di business integrato, votato esclusivamente alla gestione di soluzioni di investimento e alla consulenza finanziaria”, ha dichiarato Giuliani, che poi ha aggiunto: “Questi risultati riflettono il valore delle scelte strategiche che abbiamo compiuto nel tempo e grazie alle quali oggi siamo l’unico operatore di matrice italiana che tramite una presenza internazionale distribuita su 17 paesi del mondo opera sui mercati finanziari in tempo reale 24h su 24. Siamo inoltre il primo player del mercato domestico ad aver avviato un’importante diversificazione su nuove asset class, quali quelle alternative legate all’economia reale, dove abbiamo già raggiunto 2,2 miliardi di euro di masse dai 600 milioni dello scorso anno”

Un percorso che negli ultimi 10 anni ha permesso alla società di quadruplicare l’utile netto, dai 94 milioni di euro del 2010, così moltiplicare per quattro il patrimonio totale gestito, che è balzato da 16 a quasi 70 miliardi.

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