Deutsche Bank ha appena chiuso un anno incredibile in termini di risultati. Nel 2022 la banca tedesca ha messo a segno un utile prima delle imposte di 5,6 miliardi di euro, il 65% in più rispetto al 2021: si tratta di risultati che non si vedevano da 15 anni a questa parte. A livello di divisioni molto bene è andata l’International Private Bank, che nell’anno ha registrato un record in termini di crescita dalla sua creazione.
“I risultati annunciati oggi dimostrano che la nostra banca è riuscita a portare a termine con successo il suo piano di trasformazione“Compete to Win” commenta Claudio de Sanctis, Global Head della International Private Bank e ceo Emea che ha aggiunto: “Anche la International Private Bank ha raggiunto con successo i suoi obiettivi. La nostra organizzazione globale, unica nella sua doppia focalizzazione sulla fascia wealth di imprenditori e loro famiglie e sulla clientela affluent, servita attraverso la nostra rete di filiali flagship, sta portando avanti una crescita sostenibile e realmente efficiente sul piano dei costi. Questi risultati sono la prova che la nostra strategia di crescita sta portando i suoi frutti e che i clienti interagiscono sempre di più con i nostri banker. Negli ultimi 12 mesi abbiamo dimostrato che questo percorso ci ha consentito di far meglio dei nostri peer del Wealth Management in quasi tutte le metriche di riferimento”.
IPB, record in termini di crescita
Nel 2022 la International Private Bank (IPB) ha realizzato 3,8 miliardi di euro di ricavi, con un incremento del 19% su base annua o del 9% se rettificato per voci specifiche. La divisione ha registrato un record in termini di crescita dalla sua creazione, pari a 29 miliardi di euro, 4 miliardi in più rispetto al 2021, grazie soprattutto ad un eccezionale flusso netto di AuM nel corso dell’anno, aumentato del 30%, e a un solido contributo da parte dei prestiti.
I due segmenti di business di IPB hanno registrato i seguenti risultati:
• Wealth Management & Bank for Entrepreneurs (WM & BfE) – ricavi cresciuti dell’11%, escluse voci specifiche, che riflettono la crescita dei redditi da depositi e dei benefici derivanti dai movimenti in valuta
• Premium Banking – ricavi cresciuti del 6%, grazie all’aumento degli introiti da depositi, parzialmente compensati dalla diminuzione dei ricavi da prestiti e da prodotti di investimento.
Gli investimenti sulle assunzioni di relationship manager – di cui oltre 150 entrati nel 2022 – continuano a produrre un impatto incrementale sui ricavi, con uno slancio positivo in termini di attrazione di flussi dalla clientela, che hanno portato al 12° trimestre consecutivo di afflussi netti positivi.
Altri risultati
• Il successo nello sviluppo del Wealth Management e della Bank for Entrepreneurs in Italia e in Spagna
• La trasformazione strategica in atto delle attività di Premium Banking, con il successo del lancio delle flagship branch in Spagna e altri sviluppi di elevato standard in termini di processi e tecnologie
• Il positivo closing della transazione con Zurich Italia relativa a DB Financial Advisors, che permette di sbloccare risorse per ulteriori investimenti nei core business
• Una leadership nella produzione di studi e ricerche sui temi ambientali, sociali e di governance (ESG) e un forte legame con la Ocean Risk & Resilience Action Alliance (ORRAA) in qualità di global lead banking partner, con l’organizzazione della prima DB X ORRAA Ocean Conference e il lancio del primo Ocean Resilience Philanthropy Fund al mondo.