Finanze private 2020 in linea con il 2019. Potrebbe sembrare sorprendete vista la volatilità e i disordini non solo dei mercati
Eppure, i clienti con un patrimonio elevato sono riusciti a sopravvivere brillantemente a questa pandemia
La ricerca di Spectrem, focalizzata sugli investitori benestanti (quelli con un patrimonio netto da i 100.000 e i 25 milioni di dollari, escluso il valore della residenza principale) indica dunque che i portafogli complessivi e l‘asset allocation tra il 2019 e il 2020 erano praticamente identici. Nel 2020, il 64% del patrimonio totale delle famiglie benestanti era rappresentato da attività investibili mentre il 12% era rappresentato dalla residenza principale. Nel 2019, le attività investibili erano una percentuale leggermente superiore pari al 67%. Ma la quota dalla residenza primaria è stata anche qua del 12%.
Gli investimenti
Come si può osservare nel grafico allegato, le attività presenti nei portafogli sono state pressoché le medesime tra il 2019 e il 2020. L’unica differenza, che si può trovare, è la diminuzione del fixed income dal 19 al 16%. E contestualmente l’aumento degli alternative, collectibles e commodities che sono passati dal 4 al 6%. Se si vuole continuare sulla strada delle diversità si può notare che nei portafogli il valore delle azioni è leggermente diminuito (valore medio azioni Usa sono passati da 593.000 a 486.000 dollari). Altro calo anche per i fondi comuni di investimento che sono andati da 546.000 a 463.000 dollari nel 2020.
Il futuro
Sebbene i portafogli sembrino praticamente gli stessi nonostante un anno drammatico, i valori sono leggermente inferiori. “Sarà interessante monitorare durante il 2021 se i cambiamenti nella residenza principale e in altre proprietà immobiliari avranno un impatto sui portafogli alla fine di quest’anno” conclude lo studio.