- Invesco ha recentemente collaborato con Candace Parker, ex cestista statunitense, per promuovere il suo Invesco QQQ Etf
- BlackRock invita periodicamente alcuni influencer a partecipare a determinati eventi e fornisce loro regali, piuttosto che compensi in denaro
I fondi di investimento sbarcano sui social. Negli ultimi anni, secondo una nuova analisi del Financial Times, un numero crescente di asset manager ha scelto di affidarsi agli influencer della finanza (anche noti come “finfluencer”) per rafforzare la notorietà del brand e promuovere i propri prodotti.
È il caso per esempio di Invesco, che ha recentemente collaborato con Candace Parker, ex cestista statunitense, professionista nella Wnba, la lega professionistica di pallacanestro femminile degli Stati Uniti. In un post diffuso su Instagram lo scorso aprile, Parker ha paragonato la sua crescita come giocatrice di basket al processo di lancio di una carriera nel settore degli investimenti. “Quando sei giovane e stai cercando di capire il tuo gioco, cerchi di rimanere fedele alle basi”, ha scritto Parker. “Se si vuole vincere una partita, si va sul sicuro, e credo sia così che si inizia una carriera negli investimenti”. Secondo quanto riferito al quotidiano economico-finanziario britannico da Matthew Health, chief marketing officer for the Americas and Emea di Invesco, il colosso del risparmio gestito ha cercato l’aiuto della Parker per promuovere il suo Invesco QQQ Etf da 247 miliardi di dollari. Ma non è stata l’unica a finire nel mirino della società. Per promuovere lo stesso fondo, Invesco ha lanciato la campagna “Recipe for innovation”, nell’ambito della quale una serie di noti chef sono stati incaricati di creare un totale di 25 piatti unici ispirati a 25 società del prodotto. Tra questi Marcus Samuelsson, che al 24 maggio vanta 698mila follower su Instagram, e Kwame Onwuachi, con 278mila follower sulla stessa piattaforma.
Influencer della finanza: il caso di BlackRock
Anche BlackRock ha avviato un percorso simile, sperimentando un programma di incentivi per gli influencer. Come scrive sul sito web di iShares, la società invita periodicamente alcuni influencer a partecipare a determinati eventi e fornisce loro regali e intrattenimento, piuttosto che compensi in denaro, che possono incentivarli a creare e pubblicare contenuti relativi a BlackRock o ai prodotti e servizi di iShares. “Questi contenuti possono essere considerati una testimonianza o un’approvazione, a seconda che l’influencer sia un cliente di BlackRock, un suo azionista o un investitore in Etf iShares o in altri prodotti BlackRock”, si legge sul sito. L’erogazione di compensi non monetari da parte dell’asset manager, si precisa, non dipende dalla pubblicazione di contenuti favorevoli da parte degli influencer. Se non diversamente specificato, il valore del compenso non monetario non dovrebbe superare i 1.000 dollari all’anno. Gli influencer, chiarisce ancora la società di investimento newyorkese, non sono affilati a BlackRock e non sono autorizzati a fornire consulenza sugli investimenti per suo conto.
KraneShares e la partnership col podcast “Animal Spirits”
Un altro caso è quello di KraneShares, fornitore di Etf con sede a New York. Come comunicato al FT da Joseph Dube, head of marketing and media, la società si affida agli influencer per promuovere le proprie strategie sin dai primi giorni della pandemia di covid-19, quando le opportunità di marketing offerte dalle conferenze in presenza furono di fatto azzerate. Tra le campagne avviate da KraneShares si menziona una partnership con il popolare podcast “Animal Spirits”, gestito da Ben Carlson, director of institutional asset management di Ritholtz Wealth Management, e dal partner Michael Batnick. In più, ha collaborato con Adriano Starinieri, che gestisce il canale YouTube “Passive Income Investing” da 74.700 follower.
Investire sull’influencer marketing: quali sono i vantaggi
Secondo un recente studio del Journal of Marketing, circa l’80% delle aziende statunitensi utilizza gli influencer come parte delle proprie strategie di marketing. Lo stesso studio ha rivelato che il ritorno mediano sull’investimento è pari a circa il 160% del costo di assunzione. Per Thayne Gould, senior compliance leader di Vigilant, queste mosse diventeranno sempre più comuni tra i gestori patrimoniali. “Penso che siamo solo all’inizio”, ha detto al Financial Times. “Cresceranno tra le società più grandi che hanno le risorse per pagare grandi influencer e si sposteranno poi verso le società più piccole”. Si può immaginare che questa tendenza sia destinata a crescere maggiormente Oltreoceano, dove gli asset manager parlano direttamente agli investitori finali, e meno in Italia, dove il mercato è gestito dalle reti e banche private. Ad ogni modo, non mancano dei rischi. Stando a quanto risulta al FT, per esempio, lo scorso febbraio VanEck è stata multata dalla Securities and Exchange Commission per 1,8 milioni di dollari per non aver rivelato al proprio consiglio di amministrazione di avere un accordo di licenza con l’influencer Dave Portnoy e la sua società Barstool Sports. VanEck, intercettata dal quotidiano, non ha rilasciato dichiarazioni sulla sua strategia di coinvolgimento degli influencer.