Da inizio anno i mercati azionari hanno riportato performance positive beneficiando delle crescenti aspettative degli investitori di un rallentamento dell’inflazione che dovrebbe allentare la pressione sulla Federal Reserve nella campagna di rialzo dei tassi. La crisi bancaria innescata dal fallimento della Silicon Valley Bank a marzo ha mostrato segni di attenuazione e sembra avere avuto un impatto limitato sulle prospettive per l’economia anche se il FMI nell’aggiornamento di primavera del World Economic Outlook n on manca di sottolineare come i fallimenti bancari sono stati un potente promemoria delle sfide poste da una politica monetaria più restrittiva.
Il Fmi ha evidenziato anche diverse altre fonti di potenziale rischio macroeconomico, tra cui una forte riapertura in Cina e un’escalation della guerra in Ucraina, che potrebbero esacerbare l’inflazione ostinatamente elevata.
Radar di Buffett sul Giappone
Tra i mercati che si sono mossi bene nel primo scorcio dell’anno figura anche il Giappone, con il Nikkei che segna un +8,6% Ytd (dati aggiornati all’11/04/2023), facendo circa l’1 per cento meglio rispetto all’S&P 500.
A guardare molto da vicino il Giappone è Warren Buffett che proprio in questi giorni è in viaggio nel paese del Sol Levante per incontrare alcune delle aziende che fanno parte del suo portafoglio d’investimento.
Stando alle ultime indiscrezioni stampa, la Berkshire Hathaway ha aumentato al 7,4% la sua partecipazione in tutte le cinque principali società finanziarie del Giappone (Itochu Corporation, Mitsubishi Corp, Mitsui & Co, Marubeni e Sumitomo Corp.), note come sogo shosha, su cui già aveva posizioni tra il 6,2% e il 6,8% stando i documenti depositati lo scorso novembre. Già nella seconda parte del 2022 la holding di Buffett aveva aumentato le sue partecipazioni in queste cinque società.
Le cinque società in questione sono conglomerati che agiscono come banche d’investimento e private equity.
Warren Buffett, intervistato dal quotidiano economico Nikkei, ha riferito che in settimana incontrerà le società per discutere le loro attività e si è detto “molto orgoglioso” dei suoi investimenti in terra nipponica e potrebbe prendere in considerazione ulteriori investimenti.
Indicazioni che non hanno mancato di spingere al rialzo le azioni interessate e la Borsa di Tokyo in generale nella giornata del’11 aprile.
Stando a quanto riferito dal quotidiano Nikkei la Berkshire Hathaway sta preparando un’emissione di obbligazioni in yen, in possibile segnale dell’intenzione di Buffett di aumentare gli investimenti in Giappone.
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I cloni per posizionarsi sul Sol Levante
Per gli investitori retail sono molte le opzioni per prendere un’esposizione allargata sull’azionario giapponese. Mentre il mercato giapponese degli Etf, che vale circa 60 trilioni di yen, è dominato da Etf indicizzati a Topix e Nikkei225, che rappresentano l’85% del totale, in Europa prevalgono come numerosità gli Etf che hanno come sottostante l’Msci Japan, indice che vanta una buona diversificazione con la presenza di circa 240 titoli al suo interno, in linea con i 225 dell’indice Nikkei, mentre il Topix annovera oltre 2.000 titoli.
Nell’indice Msci Japan il titolo con maggior peso specifico è Toyota con il 4,54% (dati a fine febbraio 2023), seguito da Sony (3,32%), Mitsubishi UFJ Financial Group (2,65%) e Keyence (2,64%).
Per l’investitore che intende non esporsi al rischio legato alle fluttuazioni del cambio euro/yen sono disponibili anche Etf euro hedged che coprono dal rischio cambio.