Usa-Cina: una chiave di lettura della guerra commerciale

Quali effetti ha portato la guerra commerciale tra Stati Uniti e Cina? Secondo gli esperti di Fidelity International, più che guardare agli effetti complessivi, è bene considerare anzitutto un’evidenza chiave: le prime due economie al mondo sono ancora destinate a dipendere l’una dall’altra

Stati Uniti leader nel comparto dei semiconduttori; Cina in accelerata sul mercato del cloud, con un asso nella manica: la tecnologia 5G. Se da un lato la guerra commerciale tra Washington e Pechino ha messo in evidenza come l’oggetto del contendere tra le prime due economie al mondo sia la leadership sul settore tech, dall’altro è emerso un fattore chiave: le reciproche dipendenze economiche tra le due super potenze, destinate a perdurare almeno nel medio termine. A rilevarlo, gli esperti di Fidelity International.

Usa-Cina: una dipendenza di medio termine

Le tensioni Usa-Cina hanno impattato in modo significativo sul sentiment degli operatori, divenuti più cauti nel posizionarsi su aziende produttrici di hardware e componentistica. Per far fronte al rischio di rallentamento, Pechino ha intensificato gli sforzi volti a localizzare il più possibile la propria filiera tecnologica entro i confini locali, riducendo in tal modo la dipendenza dalle importazioni estere. Se tale approccio può risultare conveniente per la Cina in relazione a determinate aree di business (tra cui lo sviluppo dell’Intelligenza artificiale, laddove l’assenza di freni legati alle norme sulla privacy offre un vantaggio per la Cina in termini di dati disponibili), lo stesso tende però a creare serie difficoltà al Dragone quando si parla di sviluppo di apparecchiature per semiconduttori all’avanguardia. A questo riguardo, la leadership industriale e accademica si trova tuttora nelle mani degli Stati Uniti.

Guerra commerciale: spunti operativi in portafoglio

Le tensioni sovranazionali hanno penalizzato le realtà più esposte al commercio internazionale e, dunque, ai dazi doganali; le relazioni economiche tra i due Paesi, tuttavia, sono proseguite, specie in aree di business complementari, quali l’archiviazione dei dati e lo sviluppo di processori per l’ottimizzazione dei devices.
Da una parte, la Cina presenta quindi opportunità di lungo termine che si legano al potenziamento dei sistemi cloud e della tecnologia 5G, pronta a dare nuova velocità all’internet; dall’altra, gli Stati Uniti rimangono il primo player nel comparto dei semiconduttori, che beneficiano di un trend in crescita della domanda, andata via via aumentando con lo sviluppo del cloud.
A sostegno della dipendenza reciproca tra le due economie gioca poi un ulteriore fattore: a fronte dell’80% di spesa americana in Information Technology (IT) destinata a software e servizi, la Cina impiega un’analoga percentuale per lo sviluppo di hardware, con importanti opportunità per i fornitori di cloud.

Washington-Pechino: aree di interesse

Tra Washington e Pechino occorre sottolineare un’ultima differenza. Le società cinesi confermano ingenti investimenti nell’ambito della condivisione dati a fronte, tuttavia, di una digitalizzazione generale in Cina che risulta ancora a uno stadio iniziale: mentre la spesa nell’IT cinese si attesta, infatti, al 2% del Pil, quella statunitense tocca il 4,9%.

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