Secondo un report delle Nazioni Unite, la popolazione mondiale raggiungerà il suo picco massimo nel 2080, per poi calare a un livello più basso rispetto a quanto era stato previsto 10 anni fa. Nel 2100, infatti, la popolazione mondiale vedrà un calo del 6%, pari a circa 700 milioni di persone in meno. Non solo ci saranno meno persone sulla terra, ma saranno molto più anziane: entro la fine del 2070, infatti, gli Over 65 toccheranno i 2 miliardi in tutto il mondo, superando il numero dei giovani (<18 anni).
Non c’è dubbio: il panorama demografico evolve molto velocemente. Ma se da un lato queste continue oscillazioni possono spaventare, dall’altro possono nascondere delle opportunità di investimento a lungo termine. Anche quando il mercato è in balia della volatilità e dei fattori macroeconomici. Ecco quattro validi motivi per investire nei temi legati alla demografia secondo Aneta Wynimko, Alex Gold e Oliver Extall, portfolio manager di Fidelity International.
1. Aiuta un portafoglio azionario attivo e a elevata convinzione
Il primo motivo è legato al fatto che la scelta di un investimento tematico può aiutare a individuare opportunità di crescita strutturale e persistente. “Un approccio di questo tipo, infatti, permette di costruire un portafoglio a elevata convinzione e con una quota elevata di gestione attiva. In sostanza, permette di posizionarsi su quei titoli di alta qualità che traggono vantaggio dai trend legati ai temi demografici e che sono meno vulnerabili alle dinamiche dei mercati – spiega Wynimko. Proprio grazie a questa ‘purezza’ tematica, la strategia FF-Sustainable Demographics permette un posizionamento forte e mirato sui settori o titoli più vantaggiosi. E questo la distingue dalle strategie globali quality growth più generiche”.
2. Diversificazione settoriale e stabilità di performance
Il secondo motivo per investire nella demografia è legato all’ampiezza dell’esposizione settoriale che può diventare vantaggiosa soprattutto in contesti di mercato incerti come quelli che stanno caratterizzando gli ultimi anni.
“Al contrario di altri fondi tematici, questa strategia permette all’investitore di esporsi a diversi settori legati ai più svariati fattori demografici. Ci sono, per esempio, la sanità, i beni di consumo, la tecnologia o tutte le aziende produttrici di materiali per la transizione che cercano di contrastare la crescente pressione sulle risorse limitate del nostro Pianeta. Questa diversificazione è cruciale, perché garantisce performance molto più stabili agli investitori, ma soprattutto non va a scapito del primo punto, ovvero non intacca la purezza tematica del fondo”, spiega Gold.
3. Resilienza a contesti di mercato difficili
La resilienza nei contesti di mercato più difficili è la terza ragione che dovrebbe spingere gli investitori a valutare gli investimenti in demografia.
“Durante le fasi ribassiste dei mercati, in cui solitamente i titoli quality growth tendono a sovraperformare, la strategia FF-Sustainable Demographics ha mostrato risultati superiori rispetto ai benchmark. Un esempio? Nel 2020, nelle fasi iniziali della crisi pandemica, il fondo ha sovraperformato di quasi 10 punti percentuali, garantendo una protezione del portafoglio notevole. Ecco perché può essere la strategia giusta per affrontare i mercati in periodi di forte turbolenza”, precisa Extall.
4. Attenzione alla qualità e orientamento difensivo
L’ultimo motivo per investire nella demografia è strettamente connesso all’alta qualità dei titoli su cui è possibile posizionarsi.
“Una delle caratteristiche di questa strategia è il suo orientamento verso aziende con un carattere difensivo, bilanci solidi e prospettive di crescita a lungo termine. Questo riduce gli eventuali rischi connessi alla volatilità e offre una maggiore protezione in scenari in cui il mercato è prettamente ribassista. Lo dimostrano anche i risultati raggiunti negli ultimi cinque anni. Insomma, è unica in termini di ampiezza dell’esposizione tematica e può essere un’alleata per domare i rischi e la volatilità”, conclude Wynimko.