Resilienza, trasformazione, strategia e saggezza saranno le parole chiave per i prossimi dodici mesi. A fine gennaio, con il capodanno cinese, è infatti iniziato ufficialmente l’anno del Serpente, per essere precisi del serpente di legno, che porta creatività e armonia. Tutte caratteristiche che saranno fondamentali per la Cina.
Proprio come ci insegna il serpente, guardando verso Pechino è necessario essere pazienti e optare per un approccio disciplinato che consideri le opportunità, così come le sfide.
Paura per i dazi statunitensi? Niente panico
Prima ancora che Trump diventasse ufficialmente presidente degli Stati Uniti sembrava ci fossero tutti i requisiti per una possibile guerra commerciale tra States e Cina, con il tycoon che ha minacciato tassi fino al 100%. Come spesso accade, le minacce si sono in parte dissolte e alla fine sono entrate in vigore tariffe del 10% sulle merci cinesi e del 25% su acciaio e alluminio. Chiaramente Xi Jinping non ha accettato di buon grado, ma ha deciso di rispondere “dazio per dazio”, imponendo a sua volta tariffe dal 10 al 15% su carbone e gas naturale liquefatto (Gnl), petrolio, attrezzature agricole e alcuni veicoli di grossa cilindrata made in Usa. Ai dazi cinesi – entrati in vigore il 10 febbraio – si aggiunge una stretta generale sui controlli all’export di tungsteno, tellurio e altri prodotti in metalli rari che potrebbero essere utilizzati per beni ad alta tecnologia come le batterie al litio. Inoltre, l’antitrust di Pechino ha avviato un’indagine su Google, sospettata di aver violato le leggi anti-monopolio cinesi. Una risposta che può sembrare dura, ma che in realtà ha più una portata simbolica che effettiva, in quanto secondo Reuters colpisce circa 14miliardi di merci americane rispetto ai 450 miliardi di export cinese colpito da Trump.
Ma non solo, secondo Hyomi Jie, Portfolio Manager di Fidelity International, “le aziende cinesi hanno diversificato le loro supply chain, hanno sfruttato le esclusioni tariffarie e si sono adattate spostando la produzione in località alternative, per diminuire il loro impatto”.
Se alla nuova ridotta dipendenza della Cina dalle esportazioni statunitensi uniamo anche la svolta del Governo verso la crescita, l’impatto economico delle sfide esterne dovrebbe fare meno paura.
Il governo di Pechino punta alla crescita
Le speranze di una potenziale ripresa cinese grazie al sosterno del Governo non sembrano vane: i recenti stimoli sono un chiaro segnale dell’intenzione di affrontare la debolezza della domanda interna, e i risparmi elevati delle famiglie forniscono un potenziale potere d’acquisto per sostenere la ripresa.
Gli stessi analisti di Fidelity si dicono positivi, oltre il 70% di loro dichiara che la politica monetaria avrà un impatto positivo sui fondamentali delle aziende e sui loro piani fiscali.
Insomma, sebbene siano i fattori più sfavorevoli a occupare le prime pagine dei giornali, è necessario guardare alla Cina in prospettiva. Guardando al lungo termine, il potenziale di crescita è ancora elevato, infatti nonostante il Dragone dell’Asia contribuisca per il 17% al Pil globale, rappresenta solo il 3,4% all’interno dell’MSCI AC World. In questo momento, gli investitori possono accedere a queste opportunità con valutazioni vicine ai minimi storici, con uno sconto del 55%.
Le 4 tendenze chiave su cui puntare in Cina
Che sia chiaro, non tutte le aziende sono uguali: gli investitori devono privilegiare le società che generano buoni flussi di cassa, sostenute da tendenze strutturali e non solo mode. Jie ha evidenziato quattro tendenze chiave da tenere sott’occhio in Cina:
- Polarizzazione, i consumatori sono attratti da prodotti di lusso, ma anche da quelli con un ottimo rapporto qualità-prezzo. Accanto ai giganti europei, iniziano a guadagnare terreno anche marchi nazionali riconosciuti per la loro qualità, come Anta Sports Products che è posizionata per diventare una delle più grandi aziende di attrezzature al mondo per fatturato.
- Crescita dei marchi nazionali, continuano ad aumentare le opportunità legate alle società che operano in settori stabili, come I birrifici. Tra questi spicca Tsingtao Brewery, marchio forte che grazie alla sua solida quota di mercato ha il potere di determinare i prezzi del settore.
- Trasformazione dei consumi, con i giochi che si trovano sempre di più al centro. “su questo – spiega l’esperto – si basa la nostra convinzione in Net Ease come fornitore leader di servizi online in Cina che offre giochi online/mobile, media, servizi cloud e pubblicitari”.
- Mutamenti demografici, la Cina non è esente dalla trasformazione demografica globale, in cui la percentuale di anziani è in aumento. In quest’ottica, i comportamenti e i modelli di spesa cambiano, aprendo le opportunità nelle assicurazioni sulla vita con aziende come AIA Group e Ping An Insurance.