Kiplinger ha analizzato 25 titoli diversi accumunati dal fatto di essere stati venduti nel primo trimestre da grandi fondi di investimento
I titoli venduti dai re della finanza nel secondo trimestre dell’anno sono stati sia growth che value, sia mega cap che società a minor capitalizzazione
Le scommesse non si fanno solo al rialzo. E i grandi della finanza lo sanno bene. Prendere esempio dalle mosse dei fondi di investimento può essere una buona strategia. Anche quando questo vuol dire vendere (o stare alla larga da certi titoli) invece che acquistare. Kiplinger, sito di informazione economica e finanziaria, dopo aver analizzato i titoli che stanno riempiendo i forzieri dei miliardari, ha anche analizzato quelli che invece non sono nelle grazie dei re. Ecco quelli che nel primo trimestre sono stati cacciati da corte.
A guardare bene i titoli in questione, si direbbe che la punizione regale sia stata indiscriminata. Tra i 25 titoli elencati da Kiplinger, infatti compaiono mega-cap, mid-cap, titoli growth e titoli value. Tra le prime spicca il nome di Microsoft, colosso da 2,3 mila miliardi di capitalizzazioni, che non ha convinto la Marshall Wace North America, società d’investimento che ha ridotto la propria esposizione alla società di Bill Gates del 36%. Anche alcuni grandi titoli finanziari sono finiti nel mirino di grandi fondi d’investimento. È questo il caso della Berkshire Hathaway e di Mastercard. Il 35% delle azioni della holding di Warren Buffet in pancia alla Eagle Capital Management sono state vendute sul mercato, mentre Ruane Cuniff & Goldfarb ha smobilizzato per intero la sua posizione sulla società leader nei servizi di pagamento.
Rimanendo in suolo statunitense, Jim Simons di Reinessance invece ha ridotto la sue esposizione al settore utility, vendendo tutte le sue azioni di AT&T. Tuttavia, l’operazione di maggiore sfiducia sull’azionario americano arriva dalla Bridgewater Associates di Ray Dalio ha ridotto del 37% la sua esposizione allo SPDR S&P 500, etf che traccia l’andamento del principale indice azionario. Tra le mosse di Dalio del secondo semestre c’è stata anche quella di vendere tutte le azioni di Mondelez International, presenti in portafoglio.
Rimanendo nel mondo degli etf, John Paulson di Paulson & Co. ha venduto tutte le sue quote nel SPDR Gold Shares, fondo che replica l’andamento dell’oro. Una scelta azzeccata dal momento che rispetto al secondo trimestre dell’anno oggi l’oro è scambiato a prezzi decisamente inferiori. Warren Buffet, il mago di Omaha, non è stato molto attivo sul mercato. Tra le operazioni in uscita la più rilevante è stata la vendita di tutte le azioni in possesso di Axalta Coatings Systems. Tra i re delle finanza che hanno venduto le azioni a più contenuta capitalizzazione compaiono Larry Robbins, John Paulson, Dan Loeb e Leon Cooperman che rispettivamente hanno venduto tutte le azioni in loro possesso di Labority Corp. of America, Viatris, IAA, ADT. Infine Chase Coleman III ha ridotto la sua partecipazione in Roblox del 32%
