Le polizze lussemburghesi possono garantire tre diversi livelli di sicurezza
Questi sono: rischio paese, rischio di controparte e garanzia decesso
- Rischio Paese: la polizza lussemburghese permette ad un cliente italiano di trasferire i risparmi in Lussemburgo, Paese a cui è stato confermato il rating tripla A, in maniera legale e trasparente: ricordiamo che le compagnie locali agiscono anche come sostituto di imposta, comunicando periodicamente all’Agenzia delle entrate i dati necessari. Questo allontana dunque ogni tipo di pensiero sul rischio Paese – Italia, osserva Staglianò.
- Rischio di controparte: il cliente che sottoscrive una polizza lussemburghese può essere sicuro che i suoi investimenti saranno completamente separati dagli attivi propri della compagnia. Questa divisione è garantita dalla convenzione tripartita, firmata dalla compagnia, dalla banca depositaria, e dall’autorità di controllo lussemburghese, il Commissariat aux Assurances: i tre soggetti sono dunque tenuti a rispettare e verificare il rispetto di tale principio anche tramite controlli periodici. In caso di default della compagnia, il cliente ha un privilegio di primo grado sugli attivi della propria polizza, e si vedrà restituito quanto investito ancora prima dello stato lussemburghese e dei dipendenti della compagnia.
- Garanzie decesso: sono uno dei punti chiave delle polizze. Rispetto all’offerta che si può trovare sul mercato italiano, le polizze lussemburghesi permettono di “tagliare” su misura le garanzie. I clienti potranno richiederle sul valore della polizza ma anche sui premi, mettendo al riparo i beneficiari della polizza dal rischio finanziario.
Le potenzialità di una polizza lussemburghese
I prodotti lussemburghesi vengono offerti in libera prestazione di servizi. E dunque, se da un lato sono rispettate le norma italiane a tutela del consumatore, dall’altro la costruzione tecnica del prodotto rispetta il quadro legale lussemburghese. Questo permette ad esempio di offrire un fondo dedicato (FID, fondo interno assicurativo costruito su misura dal cliente), che permette di veicolare in polizza una gestione discrezionale, con vantaggi che non si limitano solo all’esenzione dell’imposta di successione, ma includono anche il tax deferral (l’imposta sulle plusvalenze e quella di bollo saranno applicate unicamente al momento del riscatto o del decesso) e la possibilità di compensare tutte le plus e le minusvalenze senza limiti di tempo né di categoria di attivi. Il fondo dedicato consente inoltre a tutti i clienti di investire in categorie di attivi in cui una polizza italiana non può essere investita. In particolare “un cliente che investa almeno un milione e dichiari un patrimonio di almeno 2,5 milioni potrà essere investito in qualsiasi attivo finanziario di cui alla Direttiva Mifid”, precisa Staglianò.
La personalizzazione
Altro aspetto da non sottovalutare nelle polizze lussemburghesi è la personalizzazione. Le possibilità messe a disposizione del cliente sono diverse e per tutte le esigenze, spiega Staglianò. Ci sono però quattro strutture particolarmente interessanti:
- Multi Fid al di sotto di una polizza lussemburghese si possono avere più fondi dedicati. Il cliente che dunque non vuole investire tutto in una sola banca può scegliere più istituti di credito e gestori che potranno operare sui risparmi. A questo si aggiunge la possibilità di cambiare il gestore, senza dover incorrere in alcuna tassazione, perché il capitale resta sempre all’interno della stessa polizza.
- Umbrella Fid: questa struttura è ottimale nel caso di in cui una famiglia faccia più polizze. Queste potranno essere collegate tutte ad un unico fondo dedicato, permettendo una razionalizzazione del patrimonio familiare e anche delle economie di scala. “Mi spiego meglio: se cinque componenti della stessa famiglia hanno un milione ciascuno da investire, potremo riunire tutti e cinque i milioni in un unico fondo, permettendo di semplificare l’operatività e di ridurre i costi, nelle loro componenti fisse”, spiega Staglianò.
- Cedole: questa opzione dà la possibilità al contraente di richiedere, alla sottoscrizione, il pagamento di una cedola annuale sulla propria polizza. Il vantaggio sta nel fatto che queste cedole vengono fiscalizzate solo alla chiusura della polizza. Questo permette dunque all’investitore di strutturare il proprio patrimonio in vista di un passaggio generazionale, ricevendo nel frattempo un reddito, che può ad esempio permettere d’integrare la propria pensione.
- Fondi assicurativi specializzati: “la nostra compagnia offre dal 2019 sul mercato italiano anche il fondo assicurativo specializzato. Si tratta di una categoria di fondi assicurativi creata per rispondere a esigenze di mercati sui quali il contrente stesso può gestire il proprio fondo, dichiara Staglianò. In Italia, però, questo genere di prodotto può essere offerto unicamente in una forma statica, buy and hold. Il cliente non potrà dunque gestire attivamente il fondo ma potrà indicarne l’investimento iniziale, che poi dovrà essere mantenuto”.