La fiscalità della coppia continua a complicarsi. Il nuovo marchio è stato depositato negli Usa e si pensa che anche la nuova fondazione avrà sede lì
Al momento i due si sono trasferiti a Los Angeles ma bisognerà capire se questa sarà la meta definitiva oppure no, prima di capire come e dove pagare le tasse
La coppia fa sapere al quotidiano inglese che prima del marchio “Sussex Royal” era già nata l’idea di Arche, parola greca che significa fonte di azione. “Ci siamo collegati a questo concetto per la fondazione di beneficienza che volevamo costruire un giorno”.
I due reali sono sempre di più invischiati nel triangolo di leggi e normative fiscali di Gran Bretagna, Canada e Stati Uniti. E infatti i problemi maggiori per il duca di Sussex e la duchessa sua consorte derivano proprio dalle questioni fiscali. I due infatti hanno già in partenza una situazione tecnicamente non semplicissima. Meghan è residente nel Regno Unito ma è soggetta perseguitata alla fiscalità americana, essendo una cittadina a stelle e strisce. La duchessa risulta dunque essere fiscalmente imponibile in entrambi i paesi e costretta a redigere una reportistica per pagare la giusta quantità di tasse negli Usa e nel Regno Unito. Harry ha invece la cittadinanza inglese e risiede nel Regno Unito. Il loro primogenito, Archie Mountbatten-Windsor, si trova però fin dalla nascita la doppia cittadinanza americana (da parte di madre) e inglese (da parte di padre). A tutto questo si aggiunge il fatto che la loro fondazione avrà sede negli Usa e dunque dovrà rispondere al diritto americano in materia di tassazione. Al momento i due reali si sono trasferiti a Los Angeles, bisognerà vedere se questa sarà effettivamente la loro meta finale e dunque capire in materia di doppie imposizioni come evitarle.