Il 75% delle amministrazioni fiscali dichiara di aver implementato una strategia di accelerazione della trasformazione digitale
La tecnologia facilita lo scambio di informazioni transfrontaliero tra Stati
Un recente report dell’Ocse, l’organizzazione internazionale
per la cooperazione e lo sviluppo economico, di stanza a Parigi, mette a
confronto i risultati raggiunti dalle amministrazioni fiscali di 58
giurisdizioni, che rappresentano circa il 90% del Pil mondiale.
Il documento si concentra in particolare sul modo in cui le
amministrazioni fiscali stanno affrontando le sfide e le opportunità che
derivano dai nuovi scenari, politici, tecnologici, climatici.
Senza dubbio, come è dato leggere nel documento, la pandemia
di Covid-19 ha messo a dura prova i modelli operativi delle amministrazioni
fiscali, e ha portato cambiamenti significativi nel modo in cui le agenzie interagiscono
con i contribuenti: a livello generale, infatti, si è registrato un calo del
55% delle visite di persona e un aumento del 30% dei contatti digitali.
Tuttavia, la pandemia ha accelerato la crescita dei servizi
digitali, consolidando nuove modalità di interazione tra fisco e contribuenti: il 75% delle
amministrazioni fiscali dichiara di aver implementato una strategia di
accelerazione della trasformazione digitale e la maggior parte delle agenzie ha
dichiarato che aumenterà il ricorso all’uso dell’intelligenza artificiale,
degli algoritmi e del machine learning per gestire al meglio il rischio di
non-compliance: esempi di questa tendenza sono l’aumento
del ricorso alla presentazione telematica delle dichiarazioni dei redditi e dei
pagamenti dei tributi online e la presenza in molte amministrazioni
della precompilazione totale o parziale delle dichiarazioni dei redditi.
La tecnologia sta aiutando le amministrazioni fiscali ad
adattarsi al mutamento degli scenari, migliorando la resilienza dei sistemi
fiscali e la capacità di questi di rispondere alle crisi future.
Ma non è tutto. La trasformazione digitale si sta rivelando fondamentale
anche per la cooperazione internazionale. I nuovi sistemi di scambio di informazioni fiscali e amministrative permettono una rapida condivisione delle conoscenze tra le amministrazioni
fiscali.
La cooperazione internazionale ha anche contribuito a
sostenere la tendenza domestica all’utilizzo di banche dati condivisi per intraprendere una
valutazione del rischio di evasione sempre più armonizzata e accurata a livello internazionale.